Sicurezza, Siap: “Strategie fallimentari, stop al dialogo sindacale”

"Abbiamo cercato di dialogare anche aspramente - scrive il segretario Chiaravalloti - ma nel pieno rispetto delle leggi, dei ruoli e delle persone ad orecchie che hanno voluto essere sorde"

“Mancati investimenti e strategie locali a nostro parere pessime hanno provocato danni ingenti ancor più delle strategie nazionali: tutto questo ha messo in ginocchio un’intera città”. E’ la denuncia di Sandro Chiaravalloti, segretario generale provinciale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) per quella che definisce “emergenza sicurezza a Piacenza”.

Chiaravalloti annuncia la chiusura del dialogo sindacale a Piacenza “davanti all’immobilismo, alle mancate strategie e alle strategie inutili e fallimentari”: “Abbiamo cercato di dialogare anche aspramente – scrive in una nota – ma nel pieno rispetto delle leggi, dei ruoli e delle persone ad orecchie che hanno voluto essere sorde.  Adesso, attese le miopie locali di una dirigenza che reputiamo sempre più incapace  e non all’altezza della situazione, l’attenzione, noi del Siap, la poniamo ai cittadini e a livello nazionale indirizzando le nostre lagnanze al Capo della Polizia e al Ministro degli Interni attraverso vertenze nazionali all’Ufficio relazioni sindacali del dipartimento e con una manifestazione che effettueremo davanti la Questura  – rivolgendoci al capo della Polizia – e davanti la  Prefettura – rivolgendoci al Ministro”.

“Parteciperemo all’attività sindacale locale – prosegue – solo per rispetto dell’amministrazione della polizia di Stato che per noi è la  più importante dello Stato Italiano, in quanto la cosa migliore sarebbe abbandonare ogni tavolo di trattative locale. Ma questo comporterebbe lasciare spazio a taluni sindacalisti adulatori e compiacenti che rappresenterebbero solo se stessi e i loro “scagnozzi”. Perché è giusto dirlo, la colpa di tutto questo è anche di quella parte sindacale che effettua attività solo nel mese di ottobre – periodo di tesseramento – e solo per gli interessi personali di pochi intimi”.  

“Pertanto, noi del Siap, nell’interesse di tutti i lavoratori, tesserati e non, dopo l’undicesimo anno consecutivo di crescita numerica, ma ancor di più di qualità, attenti anche alle esigenze securitarie dei cittadini, nei prossimi giorni, dopo la riunione del direttivo nazionale del 13 novembre prossimo, alla quale parteciperò a Roma,  organizzeranno una serie di iniziative pubbliche  tese a denunciare apertamente e nel dettaglio la pessima gestione Piacentina che ammorba questa città da 11 anni.  Vogliamo riaprire in modo forte un dibattito pubblico attraverso comunicati stampa inoltrati alle testate giornalistiche online – in quanto in quel luogo virtuale il dibattito è più garantito –  e attraverso convegni. Spero che tanti cittadini possano partecipare per difendere il diritto alla sicurezza  per un corpo di polizia che riconosca nel suo interno i diritti umani e politici”.

“Ci sono settori come le volanti e la squadra mobile – conclude – che lavorano in condizioni disumane e nessuno fa niente, mentre quel poco che si fa  peggiora la situazione nonostante esistano doti umane elevate; colleghi eccezionali, colleghi pieni di risorse, colleghi pronti a lavorare ma che non vengono messi in condizioni di farlo in modo ottimale in quanto vengono anche puniti se effettuano un incidente stradale su un intervento celere  teso a difendere i diritti securitari dei cittadini. Tutto questo è pericoloso in quanto più indurre il poliziotto a non rischiare più qualunque cosa accada!  Se arriveranno in ritardo, saprete perché. Vergogna!”

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