Piccoli reporter: Noi italiani, ieri emigranti, davanti a Lampedusa

Le riflessioni sul Natale (e non solo) di Camilla Giocoli, alunna della II C della scuola media di Travo

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Le riflessioni su globalizzazione e immigrazione di Camilla Giocoli, alunna della II C della scuola media di Travo

Se guardo ciò che mi circonda, ciò che indosso, scopro che ogni oggetto, ogni cosa fa parte del mondo. Anche quando, sopre un’etichetta, c’è scritto ” Made in Italy”, la mamma mi ha spiegato che sicuramente è stato fabbricato in Italia ma da operai cinesi o asiatici, perché lavorano di più e li pagano di meno… Quanti italiani sono andati in america negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, a lavorare, a cercare fortuna. Molti di loro si sono realizzati nel lavoro ed ancora oggi si possono trovare ristoranti italiani famosi, gestiti dai discendenti di quegli immigrati che nei primi anni del novecento sono andati, con tanti sacrifici, a scoprire una nuova nazione.

Ora l’America è uno stato con molti stranieri che comunque riescono a convivere perché sono abituati da tanto tempo alle diverse razze. In Europa è un po’ diverso; da quello che vedo e sento gli stati più ricchi di popoli sono la Francia e l’Inghilterra. In Italia solo negli ultimi dieci, vent’anni c’è stato un aumento dell’immigrazione. Prima erano quasi considerati “stranieri” i meridionali che per trovare un lavoro venivano al nord; ora gli stranieri sono i marocchini, gli africani chearrivano a centinaia come profughi sui barconi che se non affondano riescono ad entrare in Italia passando da Lampedusa. Su quest’isola trovano un primo soccorso, un po’ di cibo e delle cure mediche: Quando guardo i tg, in certe immagini, sembrano tanti animali impauriti. A volte mi vergogno persino di essere europea, di guardare la televisione con indifferenza perché oramai sono abituata a quelle immagini di povertà e di gente che soffre.

Penso ai volontari, ai soccorritori, ai Carabinieri di quell’isola che senza mettersi troppo in evidenza, aiutano, soccorrono e parlano a questi uomini e donne, come è giusto che sia perché sono come noi anche se hanno un colore della pelle diverso. Credo che nel mondo ogni persona sia libera di viaggiare, trasferirsi, cercare un lavoro purchè questo non sia rubare o uccidere.

Camilla Giocoli

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