A Piacenza reddito medio di 20.700 euro. Sesta città in regione

Nel 2013 Bologna si conferma la provincia più ricca della Regione con 25.039 € per abitante, seconda – a livello nazionale - solo a Milano. Seguono Forlì-Cesena (22.658 €), Modena (21.991 €) e Parma (21.858 €). Reggio Emilia, con 20.706 € è quinta mentre Piacenza, con 20.698 €, si classifica sesta

Nel 2013 il reddito medio pro capite in Emilia Romagna è stato di 21.763 €, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,2%) e di quasi 4.000 € più elevato di quello medio nazionale (17.952 €). Bologna e Forlì – Cesena sono le due uniche province che hanno visto incrementare il proprio reddito medio: la prima lo ha visto salire a 25.039 € (+ 0,4%); la seconda, a 22.658 (+ 0,2).
La spesa media famigliare per i beni durevoli è stata pari a 2.248 €, inferiore di 2,9 punti percentuali sull’anno precedente. Da segnalare alcuni dati in controtendenza rispetto al 2012: la spesa per elettrodomestici grandi e piccoli è aumentata di 4,1 punti percentuali nel 2012 (quando invece aveva riportato un calo di 8,2 punti sull’anno precedente). Lo stesso è accaduto per le auto usate: + 3,8% la spesa nell’anno appena trascorso, contro il -7,1 del 2012 (sul 2011). 
 
Questi sono i principali risultati della ventesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Emilia Romagna, presentato oggi a Bologna presso il Grand Hotel Majestic.
 
Nel 2012, la spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli in Emilia Romagna si è attestata a 4.552 milioni € (-1,7% rispetto ai 4.629 milioni € del 2012): il dato evidenzia come la contrazione dei consumi sia stata di gran lunga meno incisiva di quella riscontrata a livello nazionale, dove la flessione media è stata pari a 4,9 punti. 
 

I settori di spesa
Auto e moto – Luci e ombre per il comparto mobilità. La spesa per le auto usate è cresciuta rispetto al 2012, attestandosi a 1.246 milioni € complessivi (+3,8%); quella per le autovetture nuove ha perso invece 4 punti percentuali (1.312 milioni €), riportando comunque un andamento migliore di quello medio nazionale (-6,7%). Pesante l’arretramento della spesa per moto e scooter, che si è fermata a quota 100 milioni, in calo del 16,5% sul 2012 (ma a livello nazionale il trend è stato ancora peggiore, con un -24% medio).
 
Mobili – L’arredamento è, dopo la mobilità, il comparto che ha inciso di più sui bilanci delle famiglie emiliane e romagnole, con un volume di spesa pari a 1.180 milioni €. Si tratta di una cifra inferiore del 4,3% rispetto al 2012 (-5,7% la performance media nazionale). 
 
Elettrodomestici – la spesa per gli elettrodomestici grandi e piccoli è stata pari a 327 milioni €, in aumento del 4,1% sul 2012. In calo del 10,9%, invece, la spesa per i prodotti di elettronica di consumo, attestatasi a 187 milioni €. 
 

Prodotti Informatici
– I consumi di beni compresi nella categoria information technology registrano una crescita dell’8% rispetto al 2012, attestandosi a 199 milioni €. Un risultato migliore della media nazionale (+4%).
 
Complessivamente in Emilia Romagna il reddito medio pro capite per abitante nel 2013 è calato dello 0,2%, rispetto al 2012, attestandosi a 21.763 €. Un dato che fa dell’Emilia Romagna la seconda regione italiana per reddito disponibile, dietro alla Valle d’Aosta (22.371 €).
 

Le province
Nel 2013 Bologna si conferma la provincia più ricca della Regione con 25.039 € per abitante, seconda – a livello nazionale – solo a Milano. Seguono Forlì-Cesena (22.658 €), Modena (21.991 €) e Parma (21.858 €). Reggio Emilia, con 20.706 € è quinta mentre Piacenza, con 20.698 € (con un calo dello -0,2%) , si classifica sesta. Chiudono Ravenna (20.097 €), Rimini (18.930 €) e Ferrara, che si conferma la provincia con il reddito pro capite più basso (17.875 €).
Per quanto riguarda il comparto delle auto nuove, come negli scorsi anni, Bologna fa riscontrare il volume di spesa maggiore, con 326 milioni €, in crescita dell’1,2% sull’anno precedente. E’ l’unico caso di variazione positiva. Tutte le altre province, infatti, riportano dei segni negativi. La flessione più lieve è quella di Modena (219 milioni, -0,1%). Seguono, sempre in termini di incisività della flessione, Parma (139 milioni, -2,7%), Ferrara (109 milioni, -3,6%) e Piacenza (81 milioni, -4,6%). La flessione più marcata è quella di Ravenna: -10,7, con vendite che nel 2013 si sono attestate a 111 milioni. Sul fronte delle auto usate, il quadro presenta invece variazioni positive per tutte le province, eccetto che per Parma (-0,1%, per un totale di 129 milioni spesi). Come sempre Bologna guida la classifica con 299 milioni di vendite totali (+5,0%). Ma Forlì – Cesena e Modena fanno meglio in termini di performance: la prima, infatti, fa segnare +5,4% (per un totale di 110 milioni); la seconda, +5,3% (219 milioni). Per i motoveicoli, Bologna ha fatto registrare vendite per 30 dei 100 milioni € complessivi regionali, riportando la flessione meno significativa tra le diverse province (-7,1%). Al lato opposto, per volumi di vendita rispetto all’anno precedente, troviamo Ferrara con 6 milioni € (-22,6%).
 
Per l’acquisto di mobili le famiglie emiliane e romagnole nel 2013 hanno speso complessivamente 1.180 milioni €. I volumi maggiori di spesa sono stati registrati a Bologna (274 milioni €). Seguono Modena (187 milioni), Reggio Emilia (135 milioni) e Parma (118 milioni). Ravenna, coi suoi 109 milioni €, si posiziona davanti alle ultime quattro provincie: Forlì-Cesena (101 milioni), Ferrara (93 milioni), Rimini (84 milioni) e Piacenza (79 milioni).
 
I circa 327 milioni € impiegati per l’acquisto di elettrodomestici grandi e piccoli in Emilia Romagna sono stati così suddivisi: 76 milioni spesi in provincia di Bologna, 53 milioni a Modena, e 39 milioni a Reggio Emilia. Seguono Parma, Forlì – Cesena e Ravenna, per consumi complessivi rispettivamente di 33 per la prima e 28 milioni sia per la seconda che per la terza. A Ferrara la spesa è stata di 27 milioni. Chiudono, Rimini e Piacenza, con 23 e 21 milioni rispettivamente.
 
Per quanto riguarda l’acquisto di elettronica di consumo é sempre Bologna a mantenere la testa della classifica con 46 milioni €, seguita da Modena (30 milioni), Reggio Emilia (22 milioni) e Parma (19 milioni). Ravenna si classifica al quinto posto, con 15 milioni € a pari merito con Forlì-Cesena e Ferrara che hanno registrato volumi di spesa pari a 15 milioni. Chiudono Piacenza e Rimini, con consumi complessivi rispettivamente di 12 e 12 milioni €.
 
Il settore dell’informatica è quello che ha fatto registrare aumenti di spesa in tutte le province. L’incremento maggiore è stato riportato da Bologna (+9,4%, per un totale di 47 milioni €). A Modena l’aumento delle spese in questo settore è stato di 8,9 punti percentuali (per un totale di 32 milioni spesi), Parma ha fatto segnare un +8,6% (20 milioni), e Reggio Emilia un +8,1% (24 milioni €).

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