Contaminazione vs tradizione: subito tanto jazz al Bettinardi FOTO foto

Iniziano oggi alle ore 18, invece, le semifinali per la Sezione Solisti (A) della decima edizione del Concorso Nazionale "Chicco Bettinardi" per Nuovi Talenti del Jazz Italiano. La Giuria ha selezionato 6 semifinalisti da tutta Italia.

Tre gruppi sul palco del Milestone di Piacenza ieri sera per la prima semifinale della sezione B riservata ai gruppi precostituiti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi”, e subito la conferma del livello elevato dell’edizione 2014 dell’ormai storica manifestazione organizzata dal Piacenza Jazz Club. La scelta di selezionare solo sei tra le tante proposte arrivate su demo da tutta Italia sembra infatti avere innalzato la qualità media delle proposte e dello spettacolo musicale offerto agli appassionati piacentini.

E’ sempre un piacere toccare con mano l’esistenza di un movimento di ragazzi giovani che si dedicano oggi alla musica jazz. Giovani moderni, con abbigliamento trendy, tatuaggi e barba alla moda, come i gruppi pop-rock. E maledettamente bravi, a loro agio sul palco e soprattutto maturi a dispetto dell’età e della scarsa esperienza in contesti prestigiosi come quello del Bettinardi. Due approcci completamente diversi a confronto: ritmo e contaminazioni da una parte, purismo e tradizione dall’altra.

Apertura affidata agli Ismael Circus di Firenze, formati da Samuele Strufaldi al pianoforte, Alessandro Cianferoni al basso e Marco Calì alla batteria: subito un’esplosione di energia e ritmo con il primo dei brani originali, “Say It Again”, seguito dallo standard “Footprints” di Wayne Shorter, a sottolineare la tendenza al jazzrock, poi la melliflua “Marmo in mare” e infine la chiusura con la tambureggiante “New York Runner”. La colonna sonora ideale di un evento sportivo, il sottofondo per una clip per il lancio di una manifestazione sportiva.

Complice la conferma sul palco del bassista Alessandro Cianfaroni, titolare in due squadre, e la provenienza geografica comune, i No thanks di Firenze, costituiti anche da Francesco Cangi al trombone, Alessio Falcone al pianoforte e Daniele Cianferoni alla batteria, suonano quasi in continuità rispetto ai predecessori. “Mana” del bassista Janek Gwizdala (pochi mesi fa al Milestone per una masterclass) è l’indovinato incipit, con il trombone a ricamare una sorta di ritornello pop e la chiusura heavy-metal, poi l’epilettica “Invitation” di Brice Kaper, la malinconica “Oltre te” e in chiusura l’inusitata “Strasbourg St. Denis” del trombettista Roy Hargroove, dominata ancora una volta dal trombone di Cangi, Mvp della serata. La colonna sonora di una commedia intelligente americana.

Cambia tutto con l’ultima formazione in cartellone, i Less Drum Trio, giunti a Piacenza dall’Abruzzo, Venezia e Pordenone: niente tamburi e batteria, come suggerisce il nome, per il trio composto da Pasquale Paterra alla tromba, Luca Ridolfo al pianoforte e Alberto Paggin al contrabbasso. Dimenticati i ritmi spumeggianti e a tratti travolgenti delle due emsamble fiorentine, il pubblico del Milestone può apprezzare un approccio più pulito e tradizionale al jazz e le atmosfere eteree e notturne dei due brani originali “Sogni e paure” e “Nell’aria” e dello standard di chiusura “Smatter” di Kenny Wheeler”. La colonna sonora di un film muto in bianco e nero, nessun dubbio.

La platea del Milestone dimostra di gradire e, un pò a sorpresa, regala  ai Less Drum il premio del pubblico. Appuntamento a sabato prossimo per la seconda e ultima semifinale (finale sabato 8 febbraio con i primi 4 gruppi classificati), in gara 3al Bot Jazz Quartet di Cremona, No trio for cats di Roma e Zurbaran (Campania/Sicilia/Friuli).

MILESTONE – DOMENICA 19 GENNAIO ORE 18
CONCORSO NAZIONALE “CHICCO BETTINARDI” – PRIMA SEMIFINALE SEZIONE A (SOLISTI)

Iniziano oggi alle ore 18 le semifinali per la Sezione Solisti (A) della decima edizione del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano. La Giuria ha selezionato 6 semifinalisti da tutta Italia. I primi tre che si presenteranno al Milestone oggi sono:

Francesco De Luisa (pianoforte) di Cervignano del Friuli – UD
Francesco Pollon (pianoforte) di San Donà di Piave – VE
Lorenzo Vitolo (pianoforte) di Quarto – NA

L’ordine di esibizione verrà stabilito per sorteggio. Ciascun solista proporrà tre brani a libera scelta, tra i quali almeno uno “standard”, come previsto dal regolamento del concorso, in solo o avvalendosi dell’accompagnamento di una sezione ritmica fornita dall’organizzazione e composta da Mauro Sereno al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.

Il pianista friulano Francesco De Luisa presenterà la famosa “It Could Happen To You” scritta da un veterano del musical come Jimmy Van Heusen, “?Oblio” scritta di suo pugno e la melanconica “How Deep Is The Ocean” di Irving Berlin.

Francesco Polon suonerà invece un classico di Thelonious Monk come “I Mean You”, un suo arrangiamento di un brano scritto da Kurt Weill “This is New” e si esibirà poi in piano solo in un dolce brano a firma di Bill Evans dal titolo “Laurie”.

Il giovanissimo (ha solamente 15 anni) pianista napoletano Lorenzo Vitolo, si cimenterà nella funambolica “Confirmation” di Charlie Parker, in “Brasilian Like” scritta dal compianto genio Michel Petrucciani e addirittura in un brano di sua composizione dal titolo “Nostalgia”.

La valutazione delle esibizioni sarà affidata a una Giuria presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani (saxofonista, compositore e arrangiatore) e formata, inoltre, da Giuseppe “Jody” Borea, esperto SIdMA – Società Italiana di Musicologia Afroamericana, dal saxofonista Gianni Azzali e dal collaboratore del quotidiano “Libertà” Fabio Bianchi.

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