Pavidea Steeltrade, serve una svolta. Sabato arriva Trento

La compagine trentina è la quinta forza del campionato e tiene nel mirino il treno che porta lontano. Una formazione solida, che ha cambiato pochissimo rispetto al campionato scorso ed ha acquistato sicurezza

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Diciamo la verità: dopo la prestazione sopra le righe fornita contro il Cittàfiera Martignacco, c’era molto ottimismo alla vigilia della trasferta di Brescia dove i punti in palio valevano doppio. La squadra sembrava avere trovato la strada giusta per uscire dal tunnel e cominciare a dare un volto nuovo al campionato. Invece la speranza, pur essendo l’ultima a morire, questa volta è crollata subito.

La Pavidea Steeltrade ha fatto come i camaleonti, ha cambiato completamente pelle ed è andata incontro ad una vera e propria disfatta dalle proporzioni peggiori di quella napoleonica. Altro che Waterloo. Mai in partita, molle sulle gambe, con la testa chissà dove, senza uno straccio di identità. Una serata da cancellare dal calendario e nella quale trovare qualcosa da salvare diventa una impresa.

E, al di là di tutto, cresce il rammarico per una altra occasione importante gettata al vento, perché se le ragazze si fossero espresse come contro il Martignacco, questa volta ce l’avrebbero fatta. Il Volley Millenium Brescia è sembrato un fenomeno, ma fenomeno non è, Gloria Baldi ha fatto la superwoman, pur essendo una giocatrice normale. Insomma, la Pavidea Steeltrade con la sua sconcertante prestazione ha fatto diventare elefante un topolino. Ed è stata stritolata senza pietà. Punto. Serata da esame di coscienza, ma di quelli profondi, dove si passa al setaccio tutto quello che si ha dentro. Senza trovare nessun tipo di alibi, perché alibi non ce ne sono. Ed adesso diventa una tappa obbligata trasformarsi, trovare l’identità nascosta da qualche parte e riprendersela.

Subito. Ci vuole un colpo di coda, bisogna dare un segnale forte, una sterzata decisa.

Ci si deve guardare negli occhi, capire i “perché” ed i “percome”. In due parole: cambiare mentalità. La vera Pavidea Steeltrade, quella che conosciamo, è tutt’altra cosa. Non è da prendere a ceffoni. Per fortuna. Pietra sopra al passato, lavaggio del cervello e si va avanti.

Sabato 25 gennaio si chiude il girone di andata e le rossoblù torneranno al “Palamagni” per affrontare alle 20,30 lo Studio 55 Ata di Trento in un remake del  confronto andato in scena lo scorso mese di maggio durante i quarti di finale dei play offs promozione. La compagine trentina è la quinta forza del campionato e tiene nel mirino il treno che porta lontano. Una formazione solida, che ha cambiato pochissimo rispetto al campionato scorso ed ha acquistato sicurezza.

I tecnici Marco Mongera e Michele Berti lavorano con il preciso intento di valorizzare il materiale umano a loro disposizione, magari facendo maturare qualche giovane talento secondo i dettami della società. Il gruppo ha qualità da vendere, entusiasmo e motivazioni da mettere in mostra e l’essere nei quartieri alti della graduatoria rappresenta quel valore aggiunto che fa delle nero-bianche trentine un cliente molto scomodo. L’opposto Ilaria Antonucci, la coppia di schiacciatrici Elena Prandi-Anna Mezzi e il centrale Martina Bogatec sono il gruppo trainante del sistema, lo “zoccolo duro” da prendere con le molle. La direzione di gara è stata affidata a Sergio Giusto e Giuseppe Soffietto di Genova.

Il programma dell’ultima giornata di andata: Brunopremi Bassano del Grappa-Emilbronzo 2000 Montale Rangone, Delta Informatica Trento-Cittàfiera Martignacco, Liu Jo Modena-Volley Millenium Brescia, Isuzu Enermia 434 Cerea-Bakery Piacenza, Pavidea Steeltrade Fiorenzuola-Studio 55 Ata Trento (sabato alle 20,30), Coveme Vip San Lazzaro di Savena-Le Ali Padova Project, Atomat Volley Udine-Domovip Acqua Pradis Porcia.

Classifica: Le Ali Padova Project p.32, Delta Informatica Trento p.30, Coveme Vip San Lazzaro di Savena, Bakery Piacenza p.26, Studio 55 Ata Trento p.24, Aromat Volley Udine p.21, Cittàfiera Martignacco p.18, Isuzu Enermia 434 Cerea p.17, Volley Millenium Brescia p.15, Domovip Porcia p.14, Emilbronzo 2000 Montale Rangone p.13, Brunopremi Bassano del Grappa p.12, Pavidea Steeltrade p.4, Liu Jo Modena p.0.

Franco Bonatti

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