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Diritto di famiglia, in Cattolica processo con gli studenti

Iniziativa di orientamento del tutto particolare per alcuni studenti delle scuole superiori di Piacenza e Fiorenzuola, che saranno coinvolti in prima persona e diventeranno i protagonisti di un processo civile, vestendo i panni di attore, convenuto e giudice

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Avrà luogo mercoledì 5 febbraio nella sede dell’Università Cattolica di Piacenza un’iniziativa di orientamento del tutto particolare, rivolta a una selezione di studenti delle scuole superiori di Piacenza e Fiorenzuola e promossa dal Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza: la simulazione di un processo.

“Lo scopo non è quello di spiegare agli studenti cos’è il diritto, ma di mostrare loro come il diritto funziona praticamente, passando – come dicono gli americani – dalla law in the books alla law in action –“  sottolinea il prof. Andrea Renda, associato di diritto privato e di diritto della famiglia del corso di laurea in Giurisprudenza di Piacenza, che guiderà, insieme ai dott. Renzo Rossi e Francesco Zecchin, assegnisti di ricerca in diritto privato, due classi dell’ITC Romagnosi di Piacenza ed alcuni studenti dell’Istituto Mattei di Fiorenzuola nella gestione di un vero e proprio processo.

“Gli studenti saranno coinvolti in prima persona e diventeranno i protagonisti di un processo civile, vestendo i panni di attore, convenuto e giudice. Riuniti per due ore nella biblioteca di Giurisprudenza – prosegue Renda -, gli studenti si cimenteranno con un caso di diritto della famiglia, relativo ad un falso riconoscimento di paternità.”

Un gruppo si calerà nel ruolo dell’attore, che impugna il riconoscimento per falsità, mentre il secondo gruppo assumerà la posizione del convenuto, che nell’interesse del figlio chiede il rigetto della domanda. Il terzo gruppo interpreterà la funzione super partes del giudicante, decidendo nell’interesse della verità e pronunciando una vera e propria sentenza.

Così, tra codici e sentenze, davanti ad un caso che tocca valori potenzialmente in conflitto, come la verità biologica e gli affetti, gli studenti sperimenteranno la difficoltà e la bellezza del “fare diritto”. 

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