Famiglia Piasinteina, record per il corso di dialetto. Oltre 90 iscritti
l Consiglio Direttivo del sodalizio piacentino ha deliberato che il corso di dialetto sia intitolato ad Alice Bazzani, attrice e regista teatrale recentemente scomparsa
Più informazioni su
Un risultato che onora il 60° anno di fondazione della Famiglia Piasinteina fortemente impegnata nel difendere e diffondere la nostra piacentinità ed il dialetto ne è una parte fondamentale, non soltanto come lingua, ma perchè legato alla nostra identità culturale, alle nostre tradizioni.
Con il dialetto si riscoprono gli aspetti storici, sociali della cultura a cui appartengono, riconoscendo con esso il valore delle proprie radici culturali. Il Consiglio Direttivo del sodalizio piacentino ha deliberato che il corso di dialetto sia intitolato ad Alice Bazzani, attrice e regista teatrale recentemente scomparsa. In modo determinante Alice Bazzani ha contribuito fin dall’inizio alla realizzazione della seconda edizione del corso (la prima edizione si tenne nel 1973/74 e fu condotta da mons. Guido Tammi e dal dott. Ernesto Cremona).
“La compagnia teatrale nacque il 11 maggio del 2000 al Politeama con “Occiu Ada… eda Ida” con la sua regia e nel ruolo di Ada (la sorella Ida era Nice Fariselli). Peraltro entrò nella commedia anche il fratello Alfredo (nel ruolo di don Angelo), che collabora tutt’ora a diverse nostre iniziative. Ricordo che Maurizio Mosconi della compagnia “Il Du mascar” ci prestò praticamente tutto perché non avevamo proprio nulla per andare in scena: scene, mobili e altro. Alice rimase quasi stupita della collaborazione che riusciva ottenere la Famiglia Piasinteina dalle altre compagnie che collaboravano alle varie manifestazioni del nostro sodalizio”.
“Seguì con la sua regia “Il diario di Anna Frank”, andato in scena il 7 aprile del 2002 al Teatro Municipale, gremito in ogni ordine di posto. La Compagnia Teatrale oggi prosegue la sua intensa attività con la regia di Francesca Chiapponi. Anche dopo il suo ritorno alla Filodrammatica piacentina con Alice abbiamo mantenuto un forte legame e collaborò con il Premio Valente Faustini ed altre manifestazioni. Ho un caro ricordo di Alice, sempre sincera e schietta, proprio com’è l’animo dei piacentini. Fu anche prodiga di consigli anche quando nel 1997 divenni razdur della Famiglia, ma ahimè non sempre da me ascoltati: solo dopo ne compresi il valore”.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.