Energia e ambiente, al Leap gli studi di due neoricercatori

Due giovani ricercatori del Laboratorio piacentino hanno conseguito il dottorato

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Energia e ambiente: due nuovi studi al LEAP
Due giovani ricercatori del Laboratorio piacentino hanno conseguito il dottorato

Ambiente ed energia sono i temi su cui lavora da sempre il LEAP. Obiettivi principali delle ricerche in questo settore sono la riduzione dell’impatto ambientale della produzione energetica e l’incremento dell’efficienza dei processi che coinvolgono tutte le trasformazioni dell’energia. Combustione di biomasse e rifiuti e cattura e sequestro della CO2 sono i temi su cui, lavorando presso il Laboratorio LEAP, due giovani ricercatori hanno sviluppato le tesi di dottorato che ieri hanno discusso al Politecnico di Milano di fronte ad una commissione internazionale, composta da professori del Politecnico stesso, dell’Università di Brescia, di Delft (Olanda) e DLR (Germania).

Carlo De Servi e Manuele Gatti sono due brillanti ingegneri che, dapprima, si sono formati sui banchi della sede cittadina del Politecnico e poi hanno intrapreso un percorso di studio presso il LEAP che li ha portati a conseguire il titolo di dottore di ricerca in Scienze e Tecnologie Energetiche e Nucleari.

De Servi ha svolto una tesi dal titolo “Dynamics of Complex Energy Systems”, focalizzata sulla modellazione dinamica dei sistemi energetici. “In sostanza – spiega l’Ing. De Servi – il mio lavoro è consistito nella scrittura di software che riproducessero con la maggior fedeltà possibile il comportamento nel tempo di due impianti energetici”. In particolare, i modelli sviluppati dal neo-dottore di ricerca hanno riguardato la combustione di biomassa o rifiuti in forni a griglia e un processo di cattura della CO2, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra connesse alla produzione di energia elettrica. Per la prima tipologia di impianto l’Ing. De Servi si è avvalso dei dati relativi al termovalorizzatore di Piacenza, nell’ambito di una collaborazione attiva fra Tecnoborgo e il LEAP. In questo settore gli studi del giovane ricercatore hanno permesso di comprendere meglio i fenomeni fisici che riguardano la tecnologia attualmente in uso nell’ottica di una gestione sempre più efficiente degli impianti. A dimostrazione della bontà del lavoro, si registra la soddisfazione del direttore di Tecnoborgo, Ing. Claudio Mazzari, che sottolinea come l’ormai consolidato rapporto con il LEAP testimoni l’intento dell’Azienda di puntare al miglioramento continuo dei propri impianti. Per il secondo processo De Servi ha lavorato su un impianto pilota realizzato in Olanda, dove ha svolto un periodo di studio, con l’obiettivo di dimostrare la fattibilità di questo particolare tipo di soluzione tecnologica d’avanguardia.

Il titolo della tesi di Gatti, “Multi-Objective Optimization of Novel CO2 Capture Processes for Gasification-Based Plants”, rivela uno studio incentrato sullo sviluppo e successiva ottimizzazione di tecnologie innovative finalizzate alla cattura e sequestro della CO2 in impianti basati sulla gassificazione del carbone, destinati alla produzione di elettricità o alla sintesi di combustibili e/o di prodotti chimici. L’Ing. Gatti illustra così il proprio lavoro: “Queste attività sono rivolte allo sviluppo di soluzioni che permettano di ridurre l’immissione in atmosfera di anidride carbonica dovuta all’impiego di combustibili fossili, in particolare il carbone”. Aggiunge: “Il lavoro, dapprima, ha riguardato lo studio e il miglioramento di tecnologie già esistenti in questo ambito e, in una seconda fase, è stato parte di un percorso di sviluppo e brevettazione di due processi completamente innovativi oggetto di una ricerca finanziata da British Petroleum a cui ha partecipato anche Mitsubishi”.
Il Prof. Consonni, presidente del LEAP e relatore delle due tesi di dottorato (unitamente all’Ing. Emanuele Martelli nel caso della tesi di Gatti), ricorda la valenza scientifica degli studi svolti ed evidenzia le importanti collaborazioni con le imprese attivate per entrambi i percorsi di ricerca. Il modello di lavoro adottato dal LEAP è ben spiegato dal caso di questi due dottorati di ricerca, in quanto rivela la capacità di operare efficacemente sia a livello locale, con la proficua e duratura collaborazione con Tecnoborgo, sia su scenari internazionali, dove il Laboratorio piacentino acquisisce sempre maggiore autorevolezza, grazie anche a ricerche svolte congiuntamente a primari gruppi multinazionali, come British Petroleum.

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