Forano oleodotto in Trebbia e scappano. Lotta contro il tempo per evitare danni VIDEO E FOTO foto

Sul posto vigili del fuoco, Arpa, protezione civile e tecnici Eni.Ora inizia una lotta contro il tempo, per mitigare gli effetti dello sversamento

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Ladri di gasolio perforano oleodotto a Campo Madonna, tra Piacenza e Gossolengo, sotto il nuovo Ponte Paladini. Ma qualcosa va storto: dopo essere riusciti a riempire 3 galloni da mille litri ciascuno perdono il controllo del getto fuoriuscito dalla tubatura manomessa, che si riversa all’interno del furgoncino usato per il furto. Il mezzo viene così abbandonato dai ladri, che scappano, e il suo colore rosso ha attirato l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri che, oggi pomeriggio, stava percorrendo il ponte. I militari scendono per controllare e si accorgono di quanto sta accadendo, facendo subito scattare i soccorsi. 




Sul posto vigili del fuoco, Arpa, protezione civile e tecnici Eni.Ora inizia una lotta contro il tempo, per mitigare gli effetti dello sversamento, ed evitare che il gasolio possa, complici le piogge previste già da domani, raggiungere il fiume Trebbia che è a due passi. Sono già stati allertati Comune, Provincia, Regione Emilia Romagna e Prefettura di Piacenza. E’ stato necessario richiedere l’intervento di una ditta specializzata di fiducia dell’Eni per iniziare le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza dell’area interessata. 


“Il quantitativo di gasolio – spiega Vittorino Francani, responsabile servizio territoriale di Arpa – sversato nel terreno non è ancora stato determinato. Lo potremo sapere una volta in cui i tecnici di Eni a darci maggiori indicazioni, e sulla base della pressione della condotta perforata e del tempo impiegato nello sversamento. Sicuramente abbiamo una quota rilevante di questo idrocarburo che ha interessato una superficie abbastanza ampia, abbiamo però come dato ambientale a noi favorevole il fatto che il terreno sia imbevuto di acqua (dovuto alle pioggie di queste ultime ore, ndr) e questo fa sì che il gasolio non possa penetrare ma resti in superficie. La prima fase di bonifica utile e necessaria è quella di rimuovere la frazione liquida che ritrova adesso lungo le quattro direttrici che intersaecano il punto di controllo da cui è stato prelevato il gasolio, dopo di che sarà rimuovere il terreno fino ad uno strato più o meno indicativo che consenta di ridurre la possibilità che questo idrocarburo riesca a impregare il greto del Trebbia. Deve essere fatto in tempi veloci, perché per domani è prevista ancora pioggia, e il gasolio rimasto in superficie potrebbe “scivolare” in Trebbia. La Prefettura mi ha chiesto proprio questo, e per scongiurare questa eventualità l’intervento deve essere attivato in tempi brevi. Così si può scongiurare questa eventualità”.

L’intervento sarà eseguito da società di fiducia di Eni: provvederanno sia ad aspirare il gasoio presente nelle 3 taniche da mille litri presenti nel furgoncino abbandonato, sia a rimuovere il terreno circostante l’oleodotto. GUARDA IL VIDEO 

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