Elezioni europee “tagliate”. Il Comune: “In affanno per garantire i servizi”

Elezioni europee del 25 maggio prossimo, al Comune di Piacenza costeranno 285mila euro. Una previsione di spesa sensibilmente inferiore rispetto alle precedenti tornate elettorali, a seguito dei tagli disposti dallo Stato nell’ultima legge di stabilità

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Elezioni europee del 25 maggio prossimo, al Comune di Piacenza costeranno 285mila euro. Una cifra sensibilmente inferiore rispetto alle precedenti tornate elettorali, a seguito dei tagli disposti dallo Stato nell’ultima legge di stabilità, che ha anche dimezzato da due a una le giornate di voto.

Una previsione di spesa ridotta fino al 50 per cento rispetto agli anni passati, che mette in difficoltà il Comune, chiamato a organizzare una serie di servizi di supporto al voto. Non nasconde l’affanno l’assessore ai servizi al cittadino Katia Tarasconi. “Il taglio delle risorse che lo Stato deve rimborsare ai Comuni è stato ingente – dice – e saremo in difficoltà nel far funzionare la macchina del voto, stiamo valutando come affrontare una situazione molto difficile, visto che il nostro personale, la polizia municipale e gli uffici saranno impegnati per garantire i servizi ai cittadini con risorse drasticamente ridotte”. 

La spesa complessiva a carico dell’ente locale è rappresentata da una serie di voci, tra cui, le spese per le competenze corrisposte ai componenti dei seggi elettorali; le spese per la retribuzione di prestazioni di lavoro straordinario; le spese relative agli stampati non forniti direttamente dallo Stato; le spese per il trasporto del materiale di arredamento delle singole sezioni elettorali dai locali di deposito ai seggi e viceversa, per il montaggio e lo smontaggio delle cabine; le spese per collegamenti telefonici; le spese per la propaganda elettorale; le spese postali; le spese sostenute per l’erogazione dei buoni pasto.

Nella determinazione dirigenziale viene ricordato che con le disposizioni in materia elettorale, introdotte dall’ultima legge di stabilità del 27 dicembre 2013, è prevista una rilevante riduzione dei costi complessivi delle consultazioni elettorali con conseguente riduzione dei rimborsi a favore dei comuni per le spese sostenute in occasione delle consultazioni stesse. Pertanto è necessario prevedere la riduzione delle spese organizzative rispetto agli scorsi anni, benchè ad oggi non siano noti gli importi dei rimborsi standard che saranno definiti in applicazione della citata norma. In relazione ai costi sostenuti in occasione di precedenti consultazioni è ipotizzabile una riduzione delle somme a tale titolo rimborsabili dallo Stato presuntivamente pari al 25 per cento, fatta salva la puntuale definizione degli importi così come saranno comunicati dal competente Ministero.

In occasione delle elezioni europee e comunale di 25 maggio anche in Italia si tornerà infatti a votare in una sola giornata dal 2014. Sempre secondo la legge di stabilità licenziata dal Governo Letta è stata introdotta una drastica diminuzione delle risorse destinate al fondo statale per le spese elettorali. Dal 2014 il fondo per le spese elettorali viene decurtato di 100 milioni di euro. Ne deriva la riduzione da due ad un solo giorno della durata delle operazioni di voto per le consultazioni elettorali e referendarie. Anche a Piacenza si voterà solo la domenica, dalle 7 alle 23 con la proroga di un’ora, rispetto al tradizionale orario delle 22.

La nomina dei presidenti di seggio presso sezioni del comune di residenza degli stessi. Sul versante della propaganda verranno cancellati, sui tabelloni delle affissioni, gli spazi riservati ai “fiancheggiatori”, mentre saranno ridotti gli spazi destinati alla propaganda diretta (nei comuni da 30.001 a 100.000 abitanti saranno almeno 10 e non più di 25). La “Finanziaria 2014” prevede inoltre la riduzione di alcuni orari obbligatori di apertura pomeridiana degli uffici elettorali comunali. Per il rilascio del duplicato delle tessere elettorali, gli uffici non saranno più aperti nei cinque giorni antecedenti la consultazione ma solo il venerdì e il sabato (dalle 9 alle 18).

Le operazioni di scrutinio delle Europee dovranno essere concluse entro le ore 14 del lunedì. Se le europee saranno abbinate alle Amministrative, l’avvio dello scrutinio delle Comunali è anticipato alle 14 del lunedì. Lo Stato non è più tenuto a rimborsare la quota parte delle spese derivanti dall’adeguamento degli onorari spettanti ai componenti dei seggi e della spesa per l’eventuale acquisto di cabine elettorali, i cui oneri restano quindi a carico dell’amministrazione interessata alla consultazione. È stato abolito anche il registro sul quale venivano annotati i telefoni cellulari, che non possono essere introdotti in cabina.

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