Europee, Dall’Olio (Pd): “Ricerca e innovazione per creare occupazione”

“La ricerca è uno dei temi fondamentali per il rilancio del lavoro e dell’occupazione”. Lo ha detto Nicola Dall’Olio, il geologo di Parma candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni Europee, durante la sua visita di stamattina a Piacenza, città scelta per far partire la campagna elettorale in vista del 25 maggio.

Accompagnato dall’assessore allo Svilippo Economico Francesco Timpano e dal consigliere comunale Andrea Tagliaferri, Dall’Olio ha incentrato la sua visita sui temi della ricerca e dell’innovazione ed ha voluto fortemente visitare i centri di ricerca del Leap e del Musp, due vanti del nostro territorio. “Qui a Piacenza – ha detto il candidato democratico – ci sono centri di eccellenza che rappresentano punti di riferimento in regione”.

Secondo dall’Olio è fondamentale mantenere un collegamento con le risorse europee: “Il Pd pensa che l’Europa debba essere rilanciata. Abbiamo bisogno di più Europa, non meno. Però va cambiata la guida. Urge una guida che non punti solo al rigore, ma al rilancio. Chi dice di voler uscire dall’Europa perde una grande occasione, perché le risorse per la ricerca possono arrivare proprio da canali europei”. Dall’Olio ha citato Horizon 2020, il piano che ha permesso di aumentare le risorse in Europa.

“Bisogna fare sistema per permettere alla ricerca e all’innovazione tecnologica di produrre reddito e, di conseguenza, più occupazione. Uno degli obiettivi dell’Europa è quello di investire in ricerca almeno il 3% del Pil. Oggi in Italia siamo all’1,2%, troppo poco. Serve un nuovo Piano Marshall sulle fonti rinnovabili, sul digitale e sull’innovazione tecnologica”. Il candidato ha poi promesso grande attenzione al territorio piacentino.

“Purtroppo il territorio piacentino e quello parmense non hanno mai avuto una rappresentanza europea. La mia non è una candidatura di corrente, ma del territorio. Le opportunità arrivano dall’Europa e dovremo essere influenti quando si dovranno prendere le scelte delle direttive comunitarie. In Europa ci devono andare le persone che credono nel territorio”.