Dosi in moschea, Foti e Lega all’attacco: “Pensi ai piacentini”

"Vista la sua amicizia con gli islamici - facciamo sempre più fatica a chiamarlo piacentino. Forse ha sbagliato Paese”. Affondo del segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani dopo che il sindaco Paolo Dosi, ieri in visita al centro di preghiera musulmano

“Dosi non ci rappresenta. E – vista la sua amicizia con gli islamici – facciamo sempre più fatica a chiamarlo piacentino. Forse ha sbagliato Paese”. Affondo del segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani dopo che il sindaco Paolo Dosi, ieri in visita al centro di preghiera musulmano: “Facciamo sempre più fatica a chiamarvi stranieri” – ha detto il primo cittadino.

“Dosi sembra confuso – replica Pisani -. Forse si è dimenticato di essere il sindaco di Piacenza e non di Islamabad o Kabul”. “Se è questo il cambio di passo che aveva promesso con la sua nuova giunta, ci tocca rimpiangere la prima parte del suo mandato, che pure è stata un’esperienza disastrosa. Forse col suo motto ‘gli anni migliori sono davanti a noi’ pensava agli anni dell’occupazione, evidentemente da lui auspicata e pianificata in tempi ‘non sospetti’. Del resto il suo partito ha voluto a tuti i costi l’operazione svuota-Africa, altrimenti detta invadi-Italia”. Il segretario provinciale del Carroccio precisa: “Straniero è per noi chiunque non aderisca agli usi e ai costumi della terra ospitante”.

“Altro che moschea, il sindaco vada negli ospedali, tra le famiglie piacentine, tra gli operai licenziati. Vederlo in moschea, a rendere omaggio agli islamici, è un oltraggio alla città, una ferita per Piacenza e per i piacentini”. 


Foti (F’d’I): “A Piacenza la moschea non serve”

E un attacco a Dosi sulla stessa vicenda arriva anche da parte di Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: ”Il sindaco Dosi, nel suo inutile peregrinare cittadino – afferma – presta più attenzione alla comunità mussulmana che a quella dei piacentini che soffrono. E’ il solito buonismo di sinistra che tifa per chi più alza la voce, anzichè per chi soffre in silenzio”.

“Ancora più inaudito – prosegue – è il fatto che Dosi dialoghi e frequenti mussulmani che, nei fatti, hanno abusivamente aperto una moschea di fronte al cimitero urbano. Eppure – sostiene l’esponente di FdI – la cosa è nota e risaputa ma per il sindaco un po’ di pelosa solidarietà vale ben più del rispetto della legge.”           

“Se Dosi crede che a Piacenza serva una moschea si assuma la responsabilità politica e amministrativa di consentirlo. Da parte nostra gridiamo alto e forte non solo il nostro fermo no alla realizzazione di una moschea in futuro, ma anche a quella ad oggi attiva in violazione di ogni norma.”. 

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