Sandvik, nuovo vertice in Provincia il 19 maggio

Le istituzioni locali tengono alta la guardia: “Vagliare tutti i possibili interessamenti da parte del sistema produttivo piacentino verso lo stabilimento di san Polo”

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SANDVIK, NUOVO VERTICE IN PROVINCIA IL 19 MAGGIO

Le istituzioni locali tengono alta la guardia: “Vagliare tutti i possibili interessamenti da parte del sistema produttivo piacentino verso lo stabilimento di san Polo”

E’ stato programmato per lunedì 19 maggio il nuovo incontro istituzionale, convocato dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, sul caso Sandvik. A pochi giorni dal vertice che ha visto riuniti nel palazzo di via Garibaldi Provincia, Comune di Podenzano, Regione Emilia Romagna, Confindustria e azienda è stata ufficializzata la data della prossima riunione che servirà, secondo le intenzioni delle istituzioni locali, a tracciare un quadro preciso della situazione dello stabilimento di San Polo. A confrontarsi saranno ancora una volta i soggetti che, già nei giorni scorsi, hanno avviato il dialogo in Provincia.

“La volontà – ha confermato il presidente della Provincia Trespidi – è quella di vagliare ogni possibile interessamento – da parte del tessuto produttivo e imprenditoriale locale – al proseguimento dell’attività all’interno del sito. Il sistema piacentino potrebbe in questa fase giocare un ruolo da protagonista. Il territorio piacentino ha già pagato pesantemente il proprio tributo alla crisi economica in atto ed è necessario mettere in atto tutte le misure necessarie a frenare l’impoverimento a cui stiamo assistendo di aziende e di maestranze ad alti livelli di professionalità”. Il livello di attenzione delle istituzioni locali rimane in queste ore altissimo.

Paglia (SEL): Sandvik, Il Governo giochi la sua parte e ci metta la faccia
C’è una multinazionale, c’è uno stabilimento tra i più produttivi del gruppo, c’è la solita volontà di ristrutturare spostando parte della produzione in Paesi a forte tasso di sviluppo economico, ci sono 57 persone (80 con l’indotto) appese al filo e per le quali è già partita la mobilità nonostante le proteste e il coinvolgimento delle istituzioni locali; quella della Sandvik di San Polo di Podenzano, nel piacentino, sembra la solita storia di questi ultimi anni, con il management dell’impresa intento a tutelare i propri interessi e poco altro e chi lavora nella parte debole, senza possibilità alcuna di cambiare il corso “ineluttabile” delle cose.

Lo sostiene Giovanni Paglia, deputato di Sinistra Ecologia Libertà, annunciando il deposito di un’interrogazione presso il Ministro dello sviluppo economico sul caso della multinazionale svedese e della chiusura dell’impianto di San Polo entro la fine dell’anno.

Noi crediamo che sia preciso dovere del Governo intervenire – aggiunge Paglia – non solamente per tutelare il diritto al lavoro e per evitare la perdita di capacità produttiva del nostro sistema nazionale, ma anche perché dai dati si evince che il territorio nazionale assorbe oltre l’85% della produzione dello stabilimento di San Polo, la cui chiusura comporterebbe quindi la sostituzione di PIL interno con importazioni dalla Germania, laddove si realizza una gamma analoga di prodotti, vale a dire utensili da taglio per lavorazioni industriali.

Vogliamo infine sapere – conclude Paglia – come il Governo intenda agire, in caso di impossibilità di trattenere la multinazionale in Italia, per garantire la cessione a terzi dello stabilimento e quindi la continuità produttiva e se non si ritenga praticabile, data la netta prevalenza nazionale della clientela, favorire eventualmente l’ingresso nel capitale sociale delle aziende clienti, in caso di cessione, o degli stessi lavoratori, o dello Stato, direttamente o tramite Cassa Depositi e Prestiti.

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