Al Municipale concerto speciale per la Festa della Repubblica

Stasera alle 21 si esibisce l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Carla Delfrate per la chiusura di “Ricorrenze in musica – Festività al Municipale”, la nuova stagione concertistica proposta dalla Fondazione Teatri per celebrare in musica importanti festività nazionali

Si chiude domenica 1 giugno alle 21 con il Concerto per la Festa della Repubblica “Ricorrenze in musica – Festività al Municipale”, la nuova stagione concertistica proposta dalla Fondazione Teatri per celebrare in musica importanti festività nazionali.

Protagonista di quest’ultimo appuntamento l’Orchestra Filarmonica italiana che, diretta dal Maestro Carla Delfrate, si esibirà in un programma di facile fruizione, ma capace di far riflettere su  importanti valori civili e sociali. Ad aprire la serata sarà la musica di W. A. Mozart con l’Ouverture de Le nozze di Figaro e la Sinfonia Jupiter seguita dall’Ouverture di Coriolano di Ludwig van Beethoven. A chiudere la serata infine sarà la musica di Gioachino Rossini di cui verranno eseguite le Ouverture di tre opere: La cenerentola, L’italiana in Algeri e Il Barbiere di Siviglia.

Osservando nel dettaglio il programma della serata si può dire che la monumentalità imponente nei valori architettonici della Sinfonia Jupiter di Mozart, il drammatico e definitivo gesto iniziale dell’Ouverture Coriolano di Beethoven e la spavalda ed energica forza delle Sinfonie delle opere buffe di Rossini, rappresentino tre differenti modi per celebrare la musica che unisce i popoli. Attraverso le vicissitudini storiche e civili l’uomo esprime la sua forza per mezzo dell’arte e giunge ad un linguaggio che tende ad essere sempre più universale. Oggi, nel celebrare con la musica la Festa della Repubblica siamo indotti a riflettere sul messaggio unificante che i nostri maggiori compositori hanno voluto trasmetterci, con l’invito costante all’elevazione dello spirito e all’aspirazione alla fratellanza.

Le nozze di Figaro (1786), ossia La folle journée, è la prima delle tre opere italiane composte da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. L’intricata vicenda, basata sul testo originale di Beaumarchais, si svolge in un intreccio folle e serrato nell’arco di una sola giornata e serve da pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell’epoca che da lì a poco saranno travolte dai fatti della Rivoluzione Francese. La Sinfonia, nella luminosa tonalità di re maggiore, racchiude ed esprime l’energia e la forza vitale dell’intera opera.

Per la sua maestosità solare unita a olimpica grandezza La Sinfonia K 551 (Vienna, 1788) venne battezzata Jupiter in occasione di un’esecuzione londinese. La sua veste sonora coniuga la solidità comunicativa del do maggiore, dimostrativamente epico e monumentale, con la sottigliezza a tratti inquietante della ricerca contrappuntistica. È una sorta di apoteosi della forma sonata, rivitalizzata da un uso così organico del contrappunto da conquistare nuovi spazi espressivi e tessiture sinfoniche fino ad allora mai esplorati.

L’Ouverture Coriolano, composta nel 1807 come intermezzo dell’omonima tragedia di Heinrich von Collin, fu concepita come brano a sé stante. Il dramma teatrale è ispirato alla leggenda dell’eroe romano così soprannominato per aver espugnato l’antichissima città dei Volsci, offrendo loro collaborazione per combattere contro i romani. La madre e la moglie lo supplicano di non tradire la patria, ed egli si suicida per l’insanabile contrasto di coscienza tra la parola data e l’incapacità di marciare contro Roma.
Le tre opere buffe più popolari di Rossini, scritte fra il 1813 e il 1817, costituiscono il paradigma del nostro melodramma.

In esse riconosciamo e identifichiamo un modo propriamente italiano di intendere l’opera lirica. Le linee melodiche, i ritmi febbrili, le situazioni drammatiche realistiche o paradossali unitamente al costante riferimento al gioco ed alla farsa, rimarranno nel tempo l’esempio più alto di composizione teatrale. Le sinfonie, come d’uso in quel periodo, originali o ripescate da altre opere, hanno il compito di riassumere lo spirito della vicenda narrata e di introdurre lo spettatore nel clima del soggetto.

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all’indirizzo mail biglietteria@teatripiacenza.it

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