Corruzione, la condanna del Pd piacentino: “Fuori dal partito chi ruba”

Dalla segreteria provinciale la condanna senza indugio dopo gli episodi di cronaca di questi giorni e appoggiano l’azione dell’Esecutivo finalizzata a varare al più presto leggi anti-corruzione

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“Chi ruba ricoprendo incarichi pubblici va cacciato dal Partito Democratico”. Traendo spunto dalle recenti parole del premier Matteo Renzi legate alle inchieste giudiziarie degli appalti Expo e del Mose a Venezia, il segretario provinciale del Partito Democratico Gianluigi Molinari unitamente all’esecutivo, la Presidente dell’Assemblea Laura Dametti e tutti gli amministratori del territorio del Pd concordano con il Presidente del Consiglio, condannano senza indugio i pessimi episodi di cronaca di questi giorni e appoggiano l’azione dell’Esecutivo finalizzata a varare al più presto leggi anti-corruzione. Scandali Mose ed Expo, M5s: “Rassegnarci non è più possibile”

“Il risultato ottenuto alle elezioni del 25 maggio dimostra che i cittadini piacentini hanno dato fiducia al progetto politico del Partito Democratico, un progetto nuovo che crede in una rinascita del nostro paese – si legge in una nota – Tutti noi ci siamo impegnati in prima persona perché vogliamo essere utili alla nostra società. Una crisi economica come quella che stiamo vivendo necessita della correttezza, dell’altruismo e dell’impegno politico di tutti noi. Per questo noi non possiamo tradire la fiducia dei nostri elettori: le tangenti sono furti fatti ai danni di ognuno di noi, che infangano anche le persone oneste che si impegnano lealmente in politica. Ma noi non vogliamo essere così, né giustificare in alcun modo questi comportamenti”.

Molinari, Dametti e gli amministratori aggiungono che  “i recenti avvenimenti sono di una gravità inaudita, perché minano le fondamenta della convivenza civile: la corruzione ci impoverisce, inquina i processi della politica e dell’economia, minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni. Il Partito Democratico di Piacenza condanna fermamente i gravi episodi di corruzione emersi in questi giorni.

“Non ci sono scusanti, la corruzione sottrae ossigeno alle nostre imprese e priva le amministrazioni pubbliche dei fondi necessari per lo stato sociale. Per questo il Partito Democratico , in tutti suoi livelli e soprattutto gli amministratori, che hanno ricevuto la fiducia degli elettori, si impegnano a combattere qualsiasi forma di corruzione. La trasparenza dei nostri atti amministrativi sarà il primo impegno del nostro agire per il benessere delle nostre collettività. E come ha detto il nostro Matteo Renzi  “la gente che ruba va mandata a casa” e, aggiungiamo noi, chi ruba non può trovare spazio in un partito che si fatto carico del cambiamento del nostro paese”.

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