Riforma catasto. Tavolo tecnico al lavoro per evitare la “stangata”

Si é tenuta, nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede di Confindustria, la prima riunione di insediamento del Coordinamento provinciale catasto di Piacenza. 15 le associazioni che vi hanno preso parte: ABI, Ance, ANIA, CIA, Casartigiani, CNA, Coldiretti, Confcommercio, Confartigianato, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria, Consiglio Nazionale del Notariato, Fiap.

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Si é tenuta, nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede di Confindustria, la prima riunione di insediamento del Coordinamento provinciale catasto di Piacenza. 15 le associazioni che vi hanno preso parte: ABI, Ance, ANIA, CIA, Casartigiani, CNA, Coldiretti, Confcommercio, Confartigianato, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria, Consiglio Nazionale del Notariato, Fiap.

“Le preoccupazioni sono tante – ha spiegato Matteo Raffi (caposezione Ance Piacenza) a capo del coordinamento -. Il mercato immobiliare, in particolare, è abbastanza restio a ripartire: pensiamo che questo tipo di ritocco alla fiscalità relativa all’immobile sia controproducente”. Non favorisca, insomma, la ripartenza del mercato. “Abbiamo voluto creare – ha continuato – questo coordinamento sia a livello provinciale, che a livello nazionale, recuperando i dati, più verosimili possibili, degli anni 2011, 2012 e 2013 per permettere di avere valori attendibili e veritieri”. Domani l’incontro nazionale a Roma che ci fa capire meglio il senso del tavolo di oggi, ovvero analizzare i diversi punti di vista e sviscerare le problematiche delle diverse categorie.

 
Ma ritorniamo ai compiti del coordinamento. Le associazioni, specchio dei loro associati, che spaziano dall’agricoltura all’industria e alle unità abitative, in vista dell’emanazione dei decreti attuativi della riforma del catasto, stanno attivando per organizzare un piano d’azione per la raccolta dei dati inerenti a valori e canoni del triennio 2011-2013 necessari alla messa a punto del nuovo sistema nonché per l’elaborazione di proposte per un’equa attenzione della riforma.
 
La revisione del catasto dei fabbricati, infatti, porterà ad attribuire a ciascuna unità immobiliare un nuovo valore patrimoniale ed una rendita. Valori, sui quali viene stabilita la tassazione. Che, se il quadro non corrispondesse alla realtà, sfocerebbe in una tassazione asfissiante, proprio perchè maggiore di quanto dovrebbe essere in realtà.
 
Proprio per tutelare i propri associati e per creare un quadro corrispondente alla realtà, le organizzazioni di categoria, in modo capillare e coordinato, effettueranno un monitoraggio sui valori di compravendita e sui canoni di locazione delle unità immobiliari e, a tal fine, si attiveranno anche a livello territoriale per la raccolta di dati che potranno poi essere confrontati con valori e i redditi (rendite) dell’Agenzia delle entrate.
 
Si calcola che la mole di lavoro sia importante: verrà acquisita su ogni tipologia di immobile oggetto alla revisione catastale (abitazione, uffici, studi, negozi, botteghe artigianali, laboratori, magazzini e opifici industriali etc) con la piú ampia varietà di distinzioni possibili (zona, stato conservativo dell’immobile etc).

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