Cassa in deroga, allarme dei sindacati: “Non viene pagata da oltre 6 mesi”

Presidio davanti a Montecitorio rivolto da CGIL CISL UIL a tutti i lavoratori di Piacenza colpiti dalla crisi

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Allarme rosso per la cassa integrazione in deroga: rifinanziare subito il sussidio che non viene pagato da oltre sei mesi. Intervento di Cgil, Cisl e Uil


Invito a partecipare al presidio davanti a Montecitorio rivolto da CGIL CISL UIL a tutti i lavoratori di Piacenza colpiti dalla crisi. I pullman stanno per essere prenotati. Il viaggio con destinazione Roma è divenuto indispensabile. Il motivo è grave: da 6 mesi i lavoratori in cassa integrazione in deroga sono rimasti senza alcun reddito. Le organizzazioni sindacali piacentine chiedono quindi ai lavoratori di contattare le sedi provinciali per partecipare il 22 luglio al presidio unitario nazionale davanti alla sede della Camera dei Deputati.

Il Parlamento viene chiamato così a dare una risposta netta a questa emergenza. A livello nazionale manca oltre un miliardo di euro per dare sostanza agli ammortizzatori sociali già approvati e attesi da chi è stato duramente colpito dalla crisi. Di fronte ad un’ insopportabile incertezza sulle misure che il Governo intende mettere in atto, ci sono le famiglie dei lavoratori interessate che non possono aspettare oltre. Senza ammortizzatori, i cassaintegrati rischiano di diventare disoccupati. E la stessa tenuta sociale diventa a rischio. Per questo da CGIL CISL e UIL sono stati decisi due giorni di presidio permanente. “Si devono trovare questi soldi”.

In Emilia Romagna la situazione, comunque non facile, è stata finora in parte attutita, perché attraverso stanziamenti regionali si è provveduto a saldare tutte le posizioni dei lavoratori coinvolti fino al 2013. Un recente accordo regionale ha confermato che gli ammortizzatori sociali sono possibili fino al 31 agosto 2014, pur rimanendo incerti i fondi realmente disponibili. La crisi al vertice della giunta regionale, con le dimissioni del governatore Vasco Errani, rende però nel prossimo futuro anche questa vicenda particolarmente problematica nel nostro territorio. Si tratta quindi di concentrare gli sforzi per contribuire a sbloccare una grave impasse a livello nazionale.

E’ necessaria una svolta nella politica economica del Paese e nella gestione degli ammortizzatori sociali. La crisi dura ormai da 7 anni. Torniamo ad occuparci di come far crescere il Paese, cioè dell’economia reale, delle imprese dei lavoratori e delle loro famiglie. Ecco perché esserci a Roma.

Gianluca Zilocchi, Segretario generale CGIL Piacenza
Marina Molinari, Segretario generale aggiunto CISL Parma Piacenza
Massimiliano Borotti, Segretario generale aggiunto UIL Parma Piacenza

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