Melville, giovedì la presentazione dei racconti di Angel Luìs Galzerano

Giovedì 10 luglio 2014 alle ore 21.30 il cantautore italo-uruguaiano Angel Luìs Galzerano presenterà la sua raccolta di racconti "Cronache sentimentali di un italiano a metà" (Gilgamesh Edizioni) presso Il Melville Caffè Letterario di San Nicolò a Trebbia

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Giovedì 10 luglio 2014 alle ore 21.30 il cantautore italo-uruguaiano Angel Luìs Galzerano presenterà la sua raccolta di racconti “Cronache sentimentali di un italiano a metà” (Gilgamesh Edizioni) presso Il Melville Caffè Letterario di San Nicolò a Trebbia.

Con l’autore dialogherà la vicedirettrice editoriale della Gilgamesh Giulia Prati.

INGRESSO LIBERO

Angel Galzerano è uruguaiano ma vive in Franciacorta, dove lavora come musicista professionista e cantautore (ha composto colonne sonore per opere teatrali e per documentari RAI e diverse raccolte con brani personali). Non è uno scrittore alla prima opera: nel 2010 ha pubblicato Di qui e d’altrove, raccolta di scritti che raccontano storie di emigranti italiani in Sudamerica. Il testo è stato presentato all’Università La Sapienza di Roma e in molte città italiane come spettacolo letterario musicale.

Cronache sentimentali di un italiano a metà è la sua ultima opera, una raccolta di racconti che verrà presentato in tutta Italia nel formato innovativo del book concert.
La storia corale del migrante raccontata attraverso il viaggio da e verso l’Uruguay. Un’impresa dei ricordi e della riconoscenza, la volontà decisa di mantenere il passato per ciò che di buono ha da offrire al presente. La metafora del viaggio come ricerca di una identità personale, aperta e cosmopolita. Cronache sentimentali di un italiano a metà offre un quadro storiografico che valica i confini di una nazione per divenire memoria collettiva, che merita di essere trasversalmente accolta come patrimonio culturale comune. L’autore prende spunto dalla propria esperienza di figlio di italiani emigrati, ed egli stesso migrante instancabile tra Uruguay e Italia, per raccontare una storia in cui tutti possono riconoscersi. Un figlio del continente latino che ha ritrovato radici nella nordica Brescia, ma non solo, perché le tante adozioni concesse a volte ci donano una famiglia allargata da cui non possiamo più prescindere.

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