Mons. Corbellini tra i “prelati milionari”. L’inchiesta de “L’Espresso”

"Cardinali milionari: la mappa delle proprietà private del clero", s’intitola così l’inchiesta del settimanale "L’Espresso" tutta dedicata ai grandi patrimoni di proprietà di alti esponenti del clero. 

“Cardinali milionari: la mappa delle proprietà private del clero”, s’intitola così l’inchiesta del settimanale “L’Espresso” a firma Paolo Biondani, tutta dedicata ai grandi patrimoni di proprietà di alti esponenti del clero. Nella chiesa “povera” di papa Francesco (che viaggia con una modesta Ford Focus usata e ostenta abitudini decisamente frugali), ci sono prelati che vantano fortune inviadibili.

L’Espresso (LEGGI QUI) parla di palazzi, appartamenti, monolocali, fabbricati rurali, capannoni, cantine, fattorie, agrumeti, uliveti, frutteti, boschi e pascoli sterminati.

“Si tratta di ricchezze assolutamente lecite – precisa il settimanale – spesso frutto di lasciti testamentari o eredità familiari, che non si possono in alcun modo accostare alle fortune illegali accumulate da quelle pecore nere che, ieri come oggi, non sono mai mancate neppure nelle greggi cattoliche”. 

Tra i prelati citati nell’inchiesta figura anche il vescovo originario di Travo (Piacenza) Giorgio Corbellini, del 1947, attuale presidente dell’Autorità d’informazione finanziaria (Aif, cioè l’antiriciclaggio) dopo le dimissioni di Attilio Nicora. L’Espresso spiega che Corbellini con alcuni parenti è “comproprietario, sulle colline di Bettola (Piacenza), di circa 500 ettari di boschi, due fabbricati e altre centinaia di ettari di pascoli e terreni seminativi. Inoltre possiede tre appartamenti e un fabbricato nel suo paese natale”.

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