La Siae risponde a Pollastri: “A Piacenza nessun rincaro”

La polemica è relativa ai fatti dello scorso 24 maggio quando, in occasione della "Notte Blu", le nuove tariffe avevano suscitato l’indignazione di Unione Commercianti e Fipe

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Un rincaro drastico e improvviso quello delle tariffe S.I.A.E., registrato a Piacenza lo scorso 24 maggio in occasione della “Notte Blu”, che non aveva mancato di suscitare l’indignazione di Unione Commercianti e Fipe che, in rappresentanza di seicento commercianti, avevano chiesto di bloccare gli aumenti, anche per favorire, in un periodo di difficoltà del commercio, le occasioni di incontro e di aggregazione nel centro storico del Capoluogo, ma anche negli altri centri della Provincia.

Sul tema era intervenuto anche il Consigliere Regionale Andrea Pollastri (FI-PdL) che, con un’interrogazione, aveva chiesto quali fossero le ragioni del rincaro e se la Giunta Regionale intendesse intervenire presso la S.I.A.E., di concerto con le Associazioni che rappresentano le imprese commerciali e musicali, al fine di rivedere al ribasso le tariffe.

La risposta è venuta per mano dell’Assessore alla Cultura Massimo Mezzetti che si è affrettato a precisare che “La Regione non esercita, né potrebbe esercitare nei confronti della SIAE, sia a livello nazionale, sia nei confronti delle sue articolazioni territoriali, nessun ruolo di controllo o vigilanza” spiegando che anche in occasione dei grandi concerti benefici per il terremoto nel modenese si è dovuto pagare regolarmente, e a prezzo pieno, la tassa sui diritti d’autore.

L’Assessore ha, poi, citato la risposta avuta dal Direttore della S.I.A.E. per le Regioni Emilia-Romagna e Marche, dott. Marco Traina: “Le difficoltà dell’economia non possono essere un alibi per ignorare diritti fondamentali, come quello degli autori, – ha scritto il Direttore – quando invece l’Italia giocherà sul piano della valorizzazione dell’attività culturale la partita più importante per il suo rilancio economico.

Le attività commerciali, ma anche le iniziative che non hanno una esplicita finalità lucrativa, devono corrispondere un compenso dovuto quando utilizzano opere del patrimonio intellettuale amministrate dalla S.I.A.E.: si tratta, è bene rammentarlo, di compensi che non hanno natura di tassa o di imposta ma costituiscono la retribuzione del lavoro intellettuale svolto dai creatori delle opere.

L’entità di tali compensi e le modalità di rilascio del permesso sono stabilite da una precisa normativa che la S.I.A.E. concorda con le associazioni nazionali di categoria, integrata da accordi specifici che favoriscono particolari organizzatori.

L’amministrazione dei diritti è, nel complesso, un sistema equilibrato, che concilia i diritti privati dei creativi con l’interesse pubblico della diffusione della cultura, opponendosi ad ogni prevaricazione nell’uno o nell’altro senso.

Dunque non accade, né può accadere, che un ufficio territoriale modifichi arbitrariamente le tariffe dovute dagli organizzatori, l’autonomia degli uffici territoriali è limitata da una struttura di controllo che ne verifica l’operato, riscontrando – come nel caso di Piacenza- tutte le segnalazioni che pervengono da esercenti o loro rappresentanti”.

Invece, relativamente alla “Notte blu” di Piacenza scrive sempre Traina: “La Sede di Bologna ha avviato una attenta analisi dell’operato del rappresentante, verificando che l’applicazione di norme e compensi sia stata in linea con le indicazioni.

Questa analisi viene condotta su elementi oggettivi e documentati; le valutazioni degli organizzatori sono importanti ma non sempre attendibili, poiché spesso la percezione di aver subito un aggravio rispetto al passato non tiene conto delle mutate caratteristiche organizzative dell’evento.

Il procedimento seguito dall’Ufficio di Piacenza è coerente con le situazioni segnalate. Da alcuni approfondimenti pare invece che, nelle precedenti edizioni, i permessi rilasciati e i compensi richiesti non siano stati adeguati a manifestazioni musicali della rilevanza di quelle effettuate nell’edizione dello scorso maggio. Pur nella massima disponibilità al dialogo con gli utilizzatori, l’Ufficio di Piacenza non ha fatto alcuna “retromarcia” sulle tariffe, né ciò potrebbe essere avvenuto per le ragioni sopra esposte; la trasparenza e la coerenza della posizione tenuta sulla vicenda dalla S.I.A.E. sono state apprezzate dalla stessa unione Commercianti – Confcommercio di Piacenza, in un comunicato ufficiale.

Alla luce di queste preliminari considerazioni si può affermare con certezza che: non vi è stato alcun rincaro delle tariffe richieste in occasione della “Notte Blu” di Piacenza.”

“Per il futuro – ha chiosato – è certamente possibile, ed auspicabile, la definizione di specifici accordi per iniziative meritorie. La Direzione Regionale della S.I.A.E. per l’Emilia Romagna e le Marche, per quanto di competenza, e gli Uffici della Direzione Generale di Roma, sono sempre stati attento tramite delle istanze di convenzione inoltrate da associazioni o altri soggetti con particolari o specifiche esigenze.

Di fronte ad attività benefiche, peraltro, la S.I.A.E., che non può arbitrariamente venir meno al proprio compito istituzionale di intermediario, sostiene in modo fattivo le iniziative meritorie. Questo avviene tramite la procedura dell’abbuono, in cui la S.I.A.E. interviene con mezzi economici propri così da ridurre il costo a carico degli organizzatori; ed anche con un patrocinio economico.”

“Mi auguro – commenta Pollastri – che quanto accaduto a Piacenza e la disponibilità dimostrata dal Direttore portino davvero a cambiamenti importanti della Società, che sappia sempre più andare incontro alle esigenze generali di rilancio del commercio e alla promozione della cultura come momento di socializzazione e divertimento.”

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