“Ti pianto l’ombrello nella schiena e rubo il cellulare”

“Ti pianto l’ombrello nella schiena e ti fotto pure il cellulare”. E’ stata apostrofata così una nostra lettrice, vittima di un incontro spiacevole con un ragazzo di circa 20 anni, poco dopo mezzogiorno di sabato 23 agosto, in centro a Piacenza, tra via Trebbiola e via Benedettine. 

“Non ho sporto nessuna denuncia, dato che per fortuna non ci sono state conseguenze – spiega – alla fine c’era gente e il tipo si è dileguato, provo solo molta rabbia. Penso se mi fosse successo di sera, mentre rincaso dal lavoro, io lavoro in Autogrill e a volte finisco il turno alle 23. Oppure se succedesse a mia figlia mentre torna da scuola. Tutto qua, di sicuro ora farò un corso di autodifesa. Il ragazzo avrà avuto 20 anni circa e sembrava parecchio fuori”. Il fatto “è successo in via Trebbiola angolo via Benedettine io abito li vicino, saranno state le 12 e 45/50 circa, lui mi seguiva e cercava di attirare la mia attenzione facendo dei versi, come chiamasse il gatto. Io avevo gli auricolari e parlavo al telefono con mio marito, non gli ho prestato attenzione, ma mi sono girata per guardare chi fosse, visto il personaggio ho proseguito dritta ignorandolo ma lui ha allungato il passo e mi ha raggiunta e mi ha urtata”. A questo punto “io mi sono girata e lui mi fa: cazzo vuoi, cazzo guardi …, adesso ti pianto l’ombrello nei reni e ti fotto pure il cellulare. Io sono rimasta basita! Mi sono allontanata mentre lui inveiva ma per fortuna passava gente e lui si è allontanato. Tutto qua. Non si è fatto male nessuno, questa volta. Ma per le circostanze, se fosse stata sera, con il buio, non lo so….”