Fondazione. Dosi: “lavoro comune e senso di responsabilità” foto

Massimo Toscani eletto nuovo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano alla seconda votazione con 14 voti sui 25. La questione dell’incompatibilità di Molinari non è stata sollevata

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Esprime soddisfazione, il sindaco Paolo Dosi, per l’esito della votazione che ha portato alla nomina di Franco Toscani a presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Nel rivolgere un ringraziamento al dottor Molinari per la disponibilità costruttiva dimostrata a beneficio dell’ente – sottolinea il primo cittadino – ritengo che il sostegno accordato al presidente Toscani, da oltre due terzi della rappresentanza piacentina, preluda a un possibile consenso diffuso all’intero consesso del Consiglio generale, auspicabile per dare concretezza a un lavoro comune che si presenta difficile, ma necessario”.

“Il presidente Toscani – prosegue Dosi – deve poter formare la propria squadra di governo nella massima libertà e nella pienezza dei poteri che lo statuto gli conferisce. Sono certo che prevarrà, da parte di tutti i componenti del Consiglio generale, il senso di responsabilità per il bene della comunità e del territorio”.

IL GIORNO DELL’ELEZIONE

Massimo Toscani è stato eletto nuovo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano alla seconda votazione con 14 voti sui 25 presenti. Si è riunito questa mattina, 26 settembre, il consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, chiamato ad eleggere il successore di Francesco Scaravaggi dopo oltre tre mesi di paralisi, di polemiche e di scontri.

I 25 componenti (20 espressione di Piacenza e 5 di Vigevano) dovevano scegliere tra i due candidati: il presidente del collegio notarile Massimo Toscani e il presidente della Galleria Ricci Oddi Giuseppino Molinari. Su quest’ultimo pesava il parere di incompatibilità giunto ieri in via S. Eufemia dallo studio legale milanese Ciampoli, anche se la questione non è stata trattata dal consiglio.

Sotto la presidenza del consigliere anziano Domenico Battaglia si è proceduti alle votazioni, alla seconda votazione (a scrutinio segreto) è stato eletto Massimo Toscani (con 14 voti, 6 a Molinari e 5 astenuti) il candidato sostenuto dalle istituzioni piacentine, il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio.  

I COMMENTI – Il primo commento è del consigliere Sergio Giglio: “Non sono più convinto che ci sia una frattura in seno al consiglio, era giusto che ci fossero più candidati e ha fatto bene Molinari a presentare il suo programma alla cittadinanza e quello che avrebbe voluto fare. Ma questa è una vicenda finita, secondo me qualcuno si aggiungerà ai 14 voti nel momento in cui Toscani farà la propria proposta. Noi avevamo bisogno di un presidente, c’è tanto lavoro da fare, occorre rispondere al Ministero, verificare bene il patrimonio, mettere mano all’organizzazione manageriale della Fondazione che risente molto di come si intendeva operare prima, oggi dobbiamo cambiarla questa Fondazione. Abbiamo un ottimo presidente a cui vanno gli auguri di buon lavoro”.

Il consigliere Giorgio Milani sottolinea: “Hanno perso un’occasione per un voto ancora più unitario su Toscani, dopo la prima votazione. Ma in fondo è una maggioranza grande perchè questa volta il presidente è stato votato dai piacentini, con 14 voti su 20. Il clima iniziale era molto teso, per motivi procedurali, dell’incompatibilità non si è parlato, abbiamo preferito votare altrimenti al seduta sarebbe durata fino a questa sera”. 

SCARAVAGGI: “HO FATTO UN PASSO INDIETRO SULLA PRESIDENZA” – “C’erano dei dubbi, da una parte e dall’altra – ha spiegato l’ex presidente Francesco Scaravaggi -, ho fatto un passo indietro, come mi hanno chiesto, altrimenti sarebbe andata persa anche questa mattinata”. “Si è sciolto tutto con molta semplicità ed ho visto i consiglieri molto distesi, con il sorriso sulle labbra”.
“Al nuovo presidente auguro di essere molto autonomo anche se non è facile in questa città. Auguro che abbia più capacità di esserlo di me, che sono un po’ più debole”.

“Mi fa piacere che questo Ente, che ha avuto uno scossone, da oggi abbia le possibilità, le capacità di rifiorire. Questa è una nuova primavera” Poi sulla guerra dei “pareri di incompatibilità”. “E’ una grazia che ho chiesto che non venisse fuori. Avevamo tutto nei cassetti ma non se n’è parlato, siamo andati subito alla votazione. Il problema non c’è stato”. “Adesso si tratterà di capire bene quale sarà il c.d.a”. Scaravaggi ha parlato della possibilità, prevista da statuto, di portare da 6 a 7 i membri del Cda. “La possibilità c’è – ha sottolineato – se si sceglie spero si faccia per il bene della Fondazione non per accontentare della gente.”

ASTENUTI I VIGEVANESI – “Noi oggi ci siamo astenuti – ha detto il consigliere vigevanese Pietro Giorgis – quindi abbiamo lasciato a Piacenza la scelta”. Ancora: “E’ da un anno e mezzo che diciamo «Incominciamo a lavorare per la Fondazione, siamo, leali, corretti. Lavoriamo per quello per cui siamo stati chiamati qui». Oggi si ricomincia”. “Ai tempi di Banca del Monte – ha sottolineato -, con Marazzi, gli unici consiglieri che hanno tentato di ostacolare sono stati i vigevanesi. Ma gli investimenti possono andare bene ed andare male. Il passato è passato. Ora è necessario che la finanza dica quanto sarà disponibile per il territorio e per le erogazioni”.

LA DIRETTA

Massimo Toscani eletto nuovo presidente della Fondazione di PIacenza e Vigevano alla seconda votazione con 14 voti.

Effettuata la prima votazione (nella quale serve la maggioranza dei due terzi per eleggere il presidente), si procede con le altre due votazioni nelle quali basta la maggioranza di 13 voti. 

Rigettato il tentativo di un gruppo di consiglieri di far invalidare la seduta per questioni procedurali legati al ruolo di presidente dell’assemblea, si procede al voto.

In consiglio generale è stata subito sollevata prima dell’inizio della seduta una pregiudiziale dai componenti di Vigevano: si mette in discussione il fatto che a presidere la riunione sia il presidente dimissionario Francesco Scaravaggi. 

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