Sciopero generale delle forze dell’ordine. Gli interventi di Ugl e Siap

Sciopero generale “entro la fine di settembre”. È quanto annunciato dai sindacati delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco e dal Cocer interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza) qualora il Governo dovesse dovesse “rinnovare il blocco del tetto delle retribuzioni".

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Sciopero generale “entro la fine di settembre”. È quanto annunciato dai sindacati delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco e dal Cocer interforze (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza) qualora il Governo dovesse dovesse “rinnovare il blocco del tetto delle retribuzioni”.

Questi i comunicati inviati da UGL e SIAP

Ugl Penitenziaria: “Costretti al blocco se non ci sarà lo sblocco”.

Saremo costretti al blocco se non ci  sarà lo sblocco dei  contratti per tutte le Forze  dell’Ordine, così recita il comunicato fatto  pervenire in sede dal Sindacato Ugl Polizia Penitenziaria a firma del Segretario regionale Gennaro Narducci.

E’ sotto gli occhi di tutti come le condizioni  lavorative  ed  economiche  dei  poliziotti  stiano  raggiungendo livelli sempre più insostenibili che minano e mortificano in  maniera oltremodo pesante l’attività del personale.

Il Ministro aveva promesso che entro settembre ci saremmo seduti al tavolo per ridiscutere il blocco contratti fermi da tre anni a questa parte voluto allora dal  Governo Prodi. Ora, invece, Renzi dice “no” mostrando una linea dura nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine. Il blocco dei contratti, sta impoverendo  da anni un’intera categoria di lavoratori e sta svilendo le nostre indennità, erose dall’attuale potere d’acquisto.

A ciò si aggiunge la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre più difficili, come il carcere o l’afflusso degli immigrati, con mezzi  obsoleti  e  insicuri per il  trasporto  dei  detenuti , in  strutture  fatiscenti  che  minano  persino  la  dignita’  degli  operatori, con un eta’ media  sempre  piu’  elevata che  mette   a  rischio   i  livelli  di  efficienza  dei  servizi  di  sicurezza  e  di  mantenimento  dell’ordine  pubblico, tenuto  conto  che  la  nostar  “mission”  è  rivolta  ai  cittadini  ed  è  destinata alla tutela  delle  istituzioni  democratiche.

E’ ora di dire “Basta!”. Il nostro messaggio forte e chiaro al Governo e anche  alla Provincia, finchè non riceveremo  risposte  rapide  ed  esaustive, quale  forma  di  protesta  incisiva  a  carattere  nazionale, la  scrivente Organizzazione Sindacale invita TUTTE  le altre O.S. delle Forze dell’ordine ad associarsi  ad  una  manifestazione per  esprimere  appunto tutto il nostro  disappunto ad una politica del Governo che  mira  a  non  valorizzare  il  lavoro degli  appartenenti alle Forze di Polizia.

Chiaravalloti (Siap): “Disoccupazione: Un alibi?”

Il Presidente Renzi dice che protestare per l’aumento dello stipendio ora non è opportuno visto che ci sono i disoccupati ai quali va la mia massima solidarietà. Ma quello che ci fa riflettere è come mai , in questo Paese dei balocchi , nel moneto in cui i Poliziotti voglio rivendicare il contratto di lavoro, la disoccupazione non è un problema da risolvere, ma per il governo diventa l’alibi o meglio: diventa la leva sulla quale spingere per giustificare le pessime soluzioni governative tese, a loro dire, per risanare le problematiche di questo Paese che, e questo lo dimenticano, sono il frutto della politica stessa mentre grazie a loro la disoccupazione aumenta grazie anche al basso potere della spesa dovuto anche al blocco salariale.

Ed ecco che, i Poliziotti non ne possono più e  democraticamente vogliono far valere le loro giuste rivendicazioni. Cosa fa il Governo? Solo ora  si ricorda che ci sono i disoccupati e cinque forze di Polizia. Bene, fate qualcosa, unificate, ridate salari utili ad attivare i consumi che fanno bene ; e sappiate che noi ogni giorno sappiamo che c’è la disoccupazione in quanto interveniamo per gestire l’ordine pubblico e fermare lavoratori e padri di famiglia che vorrebbero prendere a pedate nel sedere chi occupa i palazzi del potere.

Noi, Caro Renzi, sappiamo da sempre che ci sono i disoccupati e Tu, caro Presidente, non usarli solo ora in quanto tra questi disoccupati ci sono i nostri coniugi e i nostri figli che manteniamo noi con il nostro misero stipendio per il quale chiediamo dignità e che tu , Caro Primo Ministro, insieme ai tuoi colleghi politici siete la causa del male e la maggior spesa pubblica. Ecco, ricordati che ci sono i disoccupati , e allora abolisci i contributi alla politica e io volentieri non scenderò in piazza a manifestare! Buona Vita Presidente.

Il Segretario Generale provinciale SIAP
Sandro Chiaravalloti

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