Expo, Fondazione e centrodestra, le riflessioni de “L’ultimo presidente” foto

Nei giorni in cui nasce la nuova Provincia di secondo livello, con gli organismi non più eletti dai cittadini, ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni piacentini, Massimo Trespidi racconta la sua esperienza quinquennale alla guida di Palazzo Garibaldi.

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L’ultimo presidente eletto dai cittadini. Massimo Trespidi è il protagonista della nuova “Graffetta” di PiacenzaSera.it, la collana di instant book edita dalla nostra cooperativa sociale Officine Gutenberg. La presentazione del libretto-intervista realizzato dalla giornalista Paola Pinotti si è tenuta all’auditorium S.Ilario di Piacenza.

Nei giorni in cui nasce la nuova Provincia di secondo livello, con gli organismi non più eletti dai cittadini, ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni piacentini, Massimo Trespidi racconta la sua esperienza quinquennale alla guida di Palazzo Garibaldi. Non solo e non tanto un bilancio politico e amministrativo, ma una riflessione più ampia sulla politica e sul futuro delle istituzioni piacentine. Con alcune rivelazioni sulle ultime vicende che hanno accompagnato il suo mandato.

All’incontro hanno partecipato non solo numerosi sindaci della Provincia, ma anche alcuni dei candidati del centrodestra alle regionali, come Fabio Callori e Andrea Pollastri (Forza Italia), Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), i consiglieri della nuova Provincia Sergio Bursi e Filippo Bertolini, così come l’ex consigliera della Lega Nord, Danila Pedretti. Presenti anche alcuni rappresentati delle istituzioni, come Renato Zurla, consigliere della Fondazione (e ex presidente della Provincia) e il direttore dell’università Cattolica Mauro Balordi. 

Massimo Trespidi è stato intervistato nel corso della serata dal direttore di PiacenzaSera.it, Mauro Ferri

Riforma delle Province – “Consente un vero risparmio? Io credo che il governo del territorio sia un problema serio, e vedo già che Francesco Rolleri, il presidente che inaugura questo nuovo corso, è già intervenuto ponendo il tema delle risorse necessarie per svolgere una vera azione amministrativa. Sono altre le realtà da rivedere, come le Regioni, o da tagliare come le Prefetture e le Sovrintendenze. Grazie allo spostamento dell’ufficio scolastico provinciale in alcuni locali della Prefettura, la Provincia riuscirà a risparmiare 180mila euro di affitti. Ma sapete chi mi ha ostacolato in questa operazione? Lo Stato, ponendo non pochi problemi sotto il profilo burocratico”. 
Fondazione. “Nel corso di 5 anni è stata una delle questioni più spinose. Penso di poter dire che è da due anni a questa parte che in Fondazione non si muove niente, e non intendo parlare di operazione finanziarie, perché sotto questo aspetto si è mosso fin troppo fin troppo, sbagliando. La Fondazione non è una banca, bisognerebbe spiegarlo a chi l’ha gestita prima. 
 
Riguardo all’ex presidente Francesco Scaravaggi, un’ottima persona cui affiderei le chiavi di casa mia, si è dimesso quando si è accorto che alle spalle si stavano facendo operazioni discutibili. In una situazione del genere, in Provincia, se il presidente si dimette, anche la giunta fa altrettanto. Così non è stato per il cda della Fondazione, che viene nominato tra l’altro su fiducia dello stesso presidente, cda intenzionato a restare in carica e non per l’ordinaria amministrazione. 
 
Il nuovo presidente della Fondazione, Massimo Toscani, è la persona giusta al momento giusto, e abbiamo impiegato 6 mesi per farlo eleggere. 
 
Sono stato definito, insieme a Paolo Dosi, uno dei poteri forti della città. Ma chiunque conosca sia me sia il sindaco di Piacenza non possiamo essere considerati tali, a differenza di quelli che occultamente hanno tentato di mettere le mani sulla Fondazione. I veri poteri forti sono quelli che hanno tentato di imporre il loro candidato, e quando gli è stato detto di no, è scoppiata la guerra. Noi avevamo trovato il candidato giusto (Toscani, ndr), e ci è stato detto che non andava bene, perché non era gradito a qualcuno di questa città. Ecco, questo qualcuno avrebbe potuto invece esporsi in prima persona, candidarsi. In caso contrario deve fare il favore di stare al proprio posto”.
 
Expo 2015 – “Penso sia un’opportunità molto grande, e c’è stata la capacità del Comune e della Provincia di riunire tutti i soggetti della realtà economica di Piacenza in un unico soggetto, un’Ats (associazione temporanea di scopo). Però, ora tocca dire che la Camera di Commercio di Piacenza non funziona. Non per il suo presidente, non funziona la parte tecnica. Vengono messi bastoni e non si riescono a sviluppare i progetti. Poi c’è anche l’aspetto delle risorse, la Camera di Commercio di Parma ha stanziato in vista di Expo 2015 investimenti pari a due milioni e 800mila euro. Quella di Piacenza, invece, 300mila – 350 mila euro. 
 
Ritengo poi necessario affiancare al presidente dell’Ats di Piacenza, Silvio Ferrari, un’altra figura o comunque uno staff di persone più operative. Ferrari è un manager, ma conosce poco Piacenza. Era stato inviato a un incontro con gli studenti in un liceo cittadino (Colombini, ndr), e anziché presentarsi, ha mandato la propria segretaria. Ci vuole maggiore attenzione al territorio”.
 
Politica – “Siamo in una stagione di non ritorno per il centrodestra. L’azione politica di Renzi si sta spostando verso il centrodestra, e sta già fagocitando elettori che non hanno mai sostenuto il centrosinistra. Inoltre il ceto moderato, da sempre bacino di voti del centrodestra, non apprezza questa frammentazione di forze politiche. Manca un rappresentante serio e adeguato, con capacità di unire. A Berlusconi riconosco grandi meriti, quest’idea manageriale, carismatica che ha trasfuso in politica. 
 
Non posso non notare, però che se sul territorio sono presenti tanti bravi amministratori di centrodestra, non posso dire altrettanto della classe dirigente. Nei governi di Berlusconi erano presenti ministri non all’altezza, cui mancavano gli strumenti anche solo per poter leggere una delibera. La politica, invece, è anche gavetta: dopo aver fatto i consiglieri comunali, gli assessori, i sindaci, i presidenti della Provincia si hanno le competenze necessarie per poter entrare in Parlamento. 

Non è vero che tutto il marcio e tutto il male sta nella politica, la politica non riguarda i politici, riguarda tutti. La politica è riuscire a costruire risposte concrete ai bisogni della gente. Ed è per questo che vorrei vedere meno nani e meno ballerine in Parlamento”. 

 
Insomma, per chi voterà alle Regionali, per quale partito? 
 
“Voterò sicuramente per il centrodestra. Il partito non lo so, ce ne sono tanti (ride), sceglierò il candidato che mi darà più fiducia”. 

La Graffetta “L’ultimo presidente” sarà in vendita nelle librerie e nelle edicole (e nel punto vendita di Officine Gutenberg in via Scalabrini, 116) nei prossimi giorni.  

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