Furto, ricettazione e spaccio. Otto persone arrestate dai carabinieri

I Carabinieri di Piacenza hanno arrestato 8 persone, altre 19 denunciate per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, in concorso, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente continuata in concorso

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I Carabinieri di Piacenza hanno arrestato 8 persone, altre 19 denunciate per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, in concorso, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente continuata in concorso.

All’alba di questa mattina 60 carabinieri del Comando Provinciale nella zona di Piacenza, Lodi,  Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Cadeo e Podenzano, a conclusione di articolata attività investigativa condotta sin dal dicembre 2013 dai militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta di Michela Versini, sost. Procuratore della Repubblica, hanno arrestato 8 persone ritenute responsabili dei reati indicati, indagando in stato di libertà altre 19 persone per le medesime violazioni ed eseguendo 21 perquisizioni domiciliari.

E’ stata, quindi disarticolata un’associazione per delinquere costituita da cittadini italiani che, avvalendosi dell’attività criminale di cittadini albanesi ed una fitta rete di insospettabili ricettatori locali, ha pianificato e perpetrato 47 furti a danno di esercizi commerciali, strutture ospedaliere ed abitazioni private.

Nel medesimo contesto investigativo si è appurata l’attività di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (tipo cocaina) da parte di tre degli arrestati che, in tempi diversi, cedevano quantitativi per uso personale. Nel corso dell’operazione, sono state, altresì, eseguite 21 perquisizioni domiciliari che hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosissimi attrezzi atti allo scasso, tra cui il famoso “grimaldello bulgaro”, numerosi monili in oro, pellicce e quadri, ritenuti provento di furti e per i quali sono in corso accertamenti al fine di individuare i legittimi proprietari, verificando l’autenticità delle opere sequestrate.

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