In ricordo di Gigi Veronelli. L’omaggio di Slow Food foto

«Il vino non sarebbe arrivato dove è arrivato se non fosse arrivato qualcuno che ha “fatto ordine” con il macete, se non fosse arrivato Gigi ». Il ricordo che Gianni Mura ha di Luigi Veronelli, è quello di un amico. Un amico da subito, un po’ burbero nei primi attimi «ma con una generosità, una gentilezza e una cultura difficili da trovare».

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«Il vino non sarebbe arrivato dove è arrivato se non fosse arrivato qualcuno che ha “fatto ordine” con il macete, se non fosse arrivato Gigi ». Il ricordo che Gianni Mura ha di Luigi Veronelli, è quello di un amico. Un amico da subito, un po’ burbero nei primi attimi «ma con una generosità, una gentilezza e una cultura difficili da trovare».

Alla serata in omaggio a Veronelli – che Slow Food e l’Antica Osteria del Teatro, con la collaborazione della Fivi, hanno voluto organizzare nell’ambito delle manifestazioni per il decennale della morte del «difensore della civiltà contadina, dei vignaioli, osti, allevatori e pensatori» – Mura ha voluto ricordare prima di tutto Gigi.

«Mi piace questa serata, perché non è “in ricordo”, ma “in onore” a Luigi. Veronelli era Veronelli già negli anni 70 quando ci conoscemmo. Io come Cesare Pillon (che non potendo partecipare alla serata ha inviato una lettera di saluto, ndr) conoscemmo Gigi quando lui era già un giornalista affermato e noi due giovani che si affacciavano alla carriera. Incontrai una persona disponibile e aperta. Disponibile a mettere il suo tempo, i suoi consigli, la sua intelligenza, suoi i numeri di telefono. Nemmeno dopo aver bevuto veramente molto, potrei parlare male di Veronelli».

A ricordare il giornalista, l’amico, il mentore, l’anarchico innamorato delle tipicità italiane, accanto a Giovanni Mura si sono affiancati Giangiacomo Schiavi, vicedirettore del Corriere della Sera, Matilde Poggi, presidente Fivi e Davide Panzieri per Slow Wine.

«Ricordo – ha raccontato Panzieri – il nostro primo incontro alla presentazione di “Vino Quotidiano”, fo strano per me vedere Veronelli. Ma capii subito che era un uomo diverso».

Parole ed emozioni per una serata dedicata alla grande passione di Veronelli, la cucina e il buon vino. In tavola le creazioni dello chef Filippo Chiappini Dattilo accompagnati dai vini dei produttori piacentini da oggi protagonisti della fiera dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza Expo: Pinot Nero Spumante Metodo Classico 2010 Lusenti, Enrico Primo Metodo Classico 2009 Torre Fornello, Malvasia Sorriso di Cielo 2013 La Tosa, Mürei 2009 La Cascinotta e Malvasia Passito Vigna del Volta 2008 La Stoppa.

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