Pisani e Rancan (Lega) a Bonaccini “Piacenza non svende la sua autonomia”

Comunicato stampa della lega Nord di Piacenza

Comunicato stampa della lega Nord di Piacenza

“Bonaccini parte male: eletto da una maggioranza azzoppata e non ancora insediato, già vuole imporci aggregazioni e aree vaste, sottraendo poteri di decisione al nostro territorio. Piacenza non ha alcuna intenzione di svendere la sua autonomia”. L’affondo arriva dal presidente della Lega Emilia Pietro Pisani e dal neoeletto consigliere regionale Matteo Rancan, all’indomani della tappa a Gragnano di Stefano Bonaccini.

“Se Bonaccini è venuto a dettare legge nel nostro territorio o a imporci volontà calate dall’alto, poteva starsene a casa. Delrio, bleffando, ci ha fatto credere che avrebbe cancellato le Province. E invece le Province rimangono, e i costi pure. Le macroaree sono un tentativo, in extremis, di contenere i costi di enti svuotati di competenze, ma il pasticcio amministrativo è cosa fatta. Il Pd ha creato il caos istituzionale”. “La verità è che la maggioranza degli emiliano romagnoli non ha scelto Bonaccini e a Piacenza ha vinto il centrodestra.  Dalle nostre parti, quindi, è bene che questo pseudo-presidente si presenti col cappello in mano, non accettiamo diktat e imposizioni”. 

I GIOVANI PADANI A PALLAVICINI: “NON DEVE PERMETTERSI DI ASSOCIARCI ALL’INCENDIO DI CARATTA”
Luca Zandonella e Matteo Rancan intervengono sull’attacco di Pallavicini in merito all’incendio doloso avvenuto nella frazione di Gossolengo

Duro intervento dei Giovani Padani di Piacenza a seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale Carlo Pallavicini (Rifondazione Comunista), il quale, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, se l’è presa con “la retorica dell’odio a firma leghista”, facendo l’esempio dell’incendio doloso che ha subito lo stabile che doveva ospitare decine di immigrati a Caratta, a cui ha detto di contrapporre “la retorica della solidarieta”.

“Pallavicini non deve minimamente permettersi di insinuare che i responsabili dell’incendio siano i leghisti – esordisce Luca Zandonella, coordinatore provinciale dei Giovani Padani – perchè è un’accusa gravissima per cui potremmo agire per vie legali. Noi abbiamo il sacrosanto diritto di denunciare il disagio sociale che si sta creando a causa di un’autentica invasione di immigrazione clandestina, è nostro dovere scendere a fianco dei cittadini che si ribellano. A Caratta – prosegue Zandonella, anche vicesegretario provinciale della Lega Nord – volevano portare una trentina di immigrati in una frazione di 25 persone: era un progetto fuori da ogni logica per cui abbiamo protestato, pacificamente, alla presenza di Matteo Salvini e del comitato di cittadini della frazione. Mi piacerebbe vedere da parte di Pallavicini una “retorica della solidarietà” anche a favore delle famiglie piacentine in grave difficoltà, e non preoccuparsi sempre e solo degli ultimi arrivati”.

Sul tema interviene anche il neoconsigliere regionale Matteo Rancan: “Pallavicini, invece che attaccare la Lega Nord dove non c’entra nulla, dovrebbe chiedersi chi sta foraggiando questa invasione e chi ci guadagna nell’ospitare decine di migliaia di immigrati. Ricordo che solo il 10% di chi è sbarcato ha ricevuto lo status di “profugo” e che quindi dietro c’è una precisa regia. La “retorica dell’odio” – continua Rancan – è proprio la sua, non la nostra: è capace solamente di attaccare e denigrare gli avversari, andando letteralmente a “rompere le scatole” durante le manifestazioni altrui. Io non mi sognerei mai di intromettermi in manifestazioni della sua area politica, mentre Pallavicini spesso e volentieri viene a disturbare le nostre; emblematico l’ultimo caso in via Pozzo alla presenza del nostro segretario Salvini, dove è venuto a disturbarci urlando qualsiasi tipo di insulto. Per fortuna il suo seguito è veramente esiguo, infatti, insieme a lui, c’erano la bellezza di quattro persone. “Caro” Pallavicini, invece che pensare ad insultare noi, cerca di farti qualche seguace in più…”

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