L’Antologia del Fiume Po: Erio Palgatto

Nuovo arrivo in libreria per la casa editrice piacentina Edizioni Officine Gutenberg. 

Nuovo arrivo in libreria per la casa editrice piacentina Edizioni Officine Gutenberg. Si tratta de “L’antologia del fiume Po. Una Spoon River piacentina”, una sorta di omaggio al celebre volume di Edgar Lee Masters. Qui vengono raccolte una serie di poesie, corredate da foto originali, scritte da Emanuela Albanese, Gabriella Brunini, Brunello Buonocore, Paola Cerri, Gabriele Dadati, Melania Dadati, Chiara Ferrari, Marco Ferrari, Domenico Ferrari Cesena, Patricia Ferro, Paolo Garetti, Piera Marchioni, Giovanni Battista Menzani, Manuela Merli, Marco Murgia, Claudio Sesenna, Barbara Tagliaferri, Ottavio Torresendi, Fabrizio Tummolillo.

Il volume è curato da Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani. Le foto sono state scattate da Emanuele Ferrari e Massimo Cassinari. 


Di seguito vi proponiamo una delle poesie contenute nell’antologia. 

Erio Palgatto
Imprenditore
(Piacenza, 1804 – Piacenza, 1910)

Sepolto a Piacenza * Inventore del tostapane brevettato poi da Shailor di passaggio a Piacenza precursore della grande distribuzione suggerita ai fratelli Bocconi amico confessore della Luisa, poi sifonata dal Cecco.

Se a ogni porta serrata
un portone si spalanca
non è poi chi dà la spallata
che mette i soldi in banca.
Con unghie e pugni ho voluto
scardinare lucchetti e serrature
ma poi a goder sul velluto
fu chi entrò senza paure.
Ho infuso ad idee nuove vite,
scoperto diversi mercati,
dato spalla a donne tradite
ma poi….
i soci erano altri
i soldi non sul mio conto
e il fior lo coglievan gli scaltri.

Testo di: Paolo Garetti è nato a Piacenza ma, pur non essendosi mai spostato dalla Primogenita, deve spesso consultare le guide toponomastiche per capire dove si trovi. Marito di Claudia e padre di Giulia, è cintura nera quarto dan di tuttologia ma anche di gaffe. Non morirà mai: farà semplicemente perdere le tracce di sé.

Fotografia di: Emanuele Ferrari (Piacenza, 1965) fa fotografie dal 1982. Gli fu predetto che, per avere salva la vita, avrebbe dovuto fotografare almeno tre volte uno scrittore famoso nato in quell’anno. Sta aspettando la terza…

L’attore (improvvisato) è Roberto Cabrini

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