Saipem Cortemaggiore, Rancan (Lega): “Inaccettabile che l’impianto lasci il piacentino”

"Bisogna intervenire in tempi brevissimi - afferma il consigliere regionale - e sensibilizzare il governo. L’indotto che ruota attorno al sito garantisce a centinaia famiglie della provincia di arrivare alla fine del mese"

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“E’ ora di togliere la testa da sotto la sabbia e affrontare un volta per tutte i problemi. Non possiamo permettere che dopo quasi 66 anni di permanenza a Cortemaggiore, l’Agip dia l’addio alla nostra terra”. Così Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord interviene a seguito della decisione della Saipem, non ancora annunciata ufficialmente ma, a quanto pare già presa, di abbandonare il sito di Cortemaggiore.

“La data incriminata, spiega Rancan, sarebbe quella del 31 agosto. Quello sarebbe il giorno della definitiva chiusura dell’impianto che ha giocato un ruolo fondamentale e strategico per il territorio di Cortemaggiore e per tutta la provincia. E non solo per quello che riguarda i posti di lavoro interni. L’indotto che ruota attorno al sito è, infatti, molto variegato, caratterizzato dal lavoro di tantissime Pmi e garantisce a centinaia famiglie della provincia di arrivare alla fine del mese”.

“Per questo – attacca Rancan – bisogna intervenire in tempi brevissimi e sensibilizzare il governo. Non è accettabile che anche questa volta si chiudano stabilimenti produttivi del nostro territorio per delocalizzare nei Paesi dell’est dove la manodopera costa molto meno e dove le tutele sul lavoro (quelle che per la verità Renzi sta annientando) non esistono”.

“Eppure proprio in questo sito produttivo nel lontano 1949 Enrico Mattei fondo l’Agip. Dovrebbe diventare un sito fiore all’occhiello dell’azienda – sottolinea Rancan – non un simbolo in dismissione di quello che fu il nostro sistema industriale”. “Come gruppo della Lega Nord abbiamo presentato una interrogazione in Regione, ma le risposte ancora non ci sono. Non vorremmo – continua – che arrivassero il giorno dopo il trasloco. Così come non vorremmo che Renzi e i parlamentari piacentini si interessassero al problema a chiusura avvenuta. Andare in piazza e promettere interventi a favore della città e della provincia è facile. Quanto ai fatti, invece, il silenzio più assoluto. Una vergogna! Renzi, Bonaccini, svegliatevi prima che sia troppo tardi e il danno sia fatto. C’è in gioco il futuro di tantissime famiglie. Smettetela di fare gli struzzi”.

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