Il Rettore Borghi: “Faremo la facoltà di Medicina di Parma e Piacenza” foto

Nella sede del collegio Morigi, recentemente ristrutturati, si insediano dopo Pasqua i corsi di laurea in Scienze Infermieristiche e in Fisioterapia dell’Università di Parma

Più informazioni su

Oggi l’annuncio ufficiale con una conferenza stampa: negli spazi del piano nobile del cinquecentesco palazzo Douglas Scotti da Fombio, attuale sede del collegio Morigi di Piacenza, recentemente ristrutturati, si insedieranno dopo Pasqua i corsi di laurea in Scienze Infermieristiche e in Fisioterapia dell’Università di Parma.

Ma a questo annuncio se n’è aggiunto un altro ancora più importante: si tratta del primo passo che prelude – ha lasciato intendere Rettore dell’Università di Parma Loris Borghi – alla costituzione della nuova Facoltà di Medicina di Parma e Piacenza. 

A illustrare i dettagli dell’iniziativa, il sindaco Paolo Dosi, il vicesindaco Francesco Timpano, il rettore dell’Ateneo parmense Loris Borghi e il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino. 

Il Rettore Borghi ha spiegato come si è arrivati alla decisione: “A un certo punto abbiamo pensato di aggiungere a Piacenza anche una sede della facoltà di medicina e chirurgia, insieme a una scuola di specializzazione. Ma l’ex Ministro Gelmini ce l’ha impedito.

Ma abbiamo trovato un modo per aggirare almeno in parte questo problema, anche perché l’ospedale Guglielmo da Saliceto fa parte della nostra rete formativa. Oggi siamo presenti con il direttore generale dell’ateneo e con il preside della facoltà, quindi perché non pensare di creare la facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza? Potremmo procedere a una revisione dello statuto, pensando a Piacenza come il quinto dipartimento della facoltà che si aggiunge ai 4 già presenti a Parma. Bisognerebbe rompere tutti i muri, perché porterebbero vantaggi a tutti, anche agli studenti e ai pazienti’.

Il vicesindaco Franco Timpano ha ricordato che a dare il via l’operazione è stata ex presidente dell’Asp Morigi Fiorella Scaletti. “L’obiettivo è quello di offrire agli studenti dei corsi uno spazio adeguato all’interno di questa struttura, potranno usufruire delle strutture del collegio, dei nostri posti letto convenzionati con l’agenzia regionale di diritto allo studio. Quindi servizi, sale studio, biblioteche, servizio di ristorazione. Potrà diventare un luogo molto importante per chi studia qui. Gli studenti stanno arrivando, stanno già utilizzando questo spazio, e a disposizione anche dell’azienda ospedaliera, può servire anche per ulteriori iniziative di carattere formativo e didattico. Il 12 maggio è prevista una festa, in concomitanza con la giornata dell’infermiere”.

Il sindaco Paolo Dosi ha aggiunto: “Per noi questo momento è particolarmente importante, costituisce un passo in più rispetto al l’implementazione dell’offerta universitaria della nostra città. Piacenza non viene ancora riconosciuta come città universitaria, nonostante l’aumento di corsi, di studenti, di recupero di spazi a servizio di questa attività. Questo sarà un valore aggiunto molto importante, nel corso degli anni ha saputo rendersi aperta per maggiore attenzione. Noi speriamo che questa realtà possa avere sviluppi futuri, con forme di integrazione in grado di far crescere i nostri territori. Stiamo investendo sull’ospitalità universitaria, ad esempio anche nel collegio San Vincenzo. Segnali come questi devono essere riconosciuti come molto importanti”.

Il Rettore Borghi ha voluto evidenziare che “oggi è una bella giornata per l’università di Parma”. “Come è stato detto. Io ringrazio tutti quelli che hanno collaborato,  non era facile soprattutto da un punto di vista economico. A un certo punto noi abbiamo pensato non solo ad aggiungere, ma anche medicina e chirurgia con una scuola di specializzazione. La Gelmini ce l’ha impedito. Però abbiamo trovato il modo di aggirare in parte, anche per quanto riguarda la facoltà di medicina e chirurgia, questo impedimento. L’ospedale di Piacenza fa parte infatti della rete formativa della nostra università.

Io però non ho abbandonato del tutto questo progetto, la cosa che potremmo pensare di fare nell’andare più in là nel progetto. Noi siamo arrivati con il direttore generale dell’ateneo, il presidente della facoltà: iniziamo a immaginare di creare la facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza. Potremmo pensare a una revisione dello statuto dell’Università, pensando che a Piacenza ci sia un dipartimento della facoltà, che si aggiunge ai 4 già presenti a Parma. Qui c’è il tema importante della sanità integrata, bisognerebbe rompere tutti i muri, perché tra Piacenza e Parma qualche muro c’è, anche all’interno della stessa Piacenza. Se de iure non è possibile, di fatto nessuno può impedircelo. Questo è l’invito che faccio a tutti, questo porta vantaggi alla provincia di Parma e Piacenza, ai pazienti e agli studenti. Una logica di collaborazione, di rottura dei muri, genera la competizione, che fa bene a tutti. Ringrazio di nuovo tutti i professori che stanno dando un contributo di qualità molto significativo”.

Il direttore dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino ha affermato: “Questa sede è a poche decine di metri dalla sede storica del convitto infermieristico. Si inserisce in una tradizione che da sempre c’è nel nostro territorio. Da parte nostra abbiamo investito 100 mila euro per le attrezzature necessarie per l’insegnamento. Gli studenti si trasferiranno dopo Pasqua, tra un paio di settimane.

Quello che oggi inauguriamo settore in forte evoluzione, per il ruolo delle professioni sanitarie. Anche a Piacenza dovremmo cercare di portare avanti i ragionamenti. In questo settore l’isolamento produce solo debolezza, dobbiamo riuscire a far capire a tutti quelli che ci circondano che le peculiarità non si difendono chiudendosi sui propri territori. Il tema delle aree vaste dovranno affrontarsi sui temi veri dell’integrazione. Noi possiamo vedere il presidio di Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni come isolati, ma inseriti in un sistema di integrazione con Parma e con il sistema regionale.

Timpano ha precisato che i corsi inizieranno dopo le vacanze di Pasqua. I lavori di restauro del Morigi sono costati 487.212 euro, ma è previsto un intervento ulteriore, dopo i controlli della Soprintendenza per recuperare alcuni affreschi. E’ stata fatta un’ipoteca sugli immobili per andare avanti sui lavori.

Luca Quintavalla, per la Provincia, ha sottolineato: “Questo è un esempio di come i territori possono lavorare insieme. L’iniziativa di oggi dimostra come Piacenza non solo Cenerentola della Regione, ma con progetti validi sa dire la sua”.

LA SCHEDA

La nuova sede dei Corsi di Laurea in Infermieristica e in Fisioterapia dell’Università di Parma presso il Collegio Morigi

Il Comune di Piacenza, accogliendo una richiesta in tale senso dell’Università di Parma, ha ristrutturato una parte del Collegio Morigi, che diventerà così la sede piacentina dei corsi di laurea in Infermieristica e in Fisioterapia dell’Ateneo parmense.

La nuova ubicazione dei corsi di laurea si trova nella sede del Collegio Morigi in via Taverna 37, negli ambienti che furono già sede del Museo di Storia Naturale.

Le strutture sono studiate per ospitare le tre classi del corso di laurea in Fisioterapia con un totale di 60 studenti, circa 20 per anno di corso, e le tre classi del corso di laurea in Infermieristica, che ha un’utenza di 240 studenti, circa 80 studenti all’anno.

La superficie occupata è di circa 1000 metri quadrati al primo piano del cinquecentesco Palazzo Scotti da Fombio. I lavori di restauro, appaltati su una base d’asta di 487.212,80 euro, sono stati eseguiti dalla ditta Ceap, in corso d’appalto trasformatasi in Muratori Emiliani S.C. I lavori sono stati progettati e seguiti dall’arch. Elena Braghieri per la parte architettonica e per la parte impiantistica e strutturale dagli ing. Enrico Riccardi, Stefano Bernardi, Gianluca Ceruti e Sergio Foppiani. I costi dei lavori sono stati interamente sostenuti dall’Asp Collegio Morigi – De Cesaris.

Oltre allo scalone d’onore che dà accesso ai locali sono stati restaurati 13 ambienti fra aule, uffici e locali di servizio; di particolare importanza il recupero di tre grandi sale che fungeranno da aule didattiche e il recupero/restauro di affreschi in due sale del complesso.

Le aule sono state dotate di un moderno impianto di riscaldamento/raffrescamento e di impianto di illuminazione con tecnologie a risparmio energetico. Per investimento dell’Ausl di Piacenza inoltre, le aule sono state dotate di impianti di amplificazione e di innovative apparecchiature per la didattica.

La progettazione ha infatti tenuto conto anche delle modalità didattiche innovative utilizzate nei corsi di laurea (problem based learning) e della possibilità di ampliare nel prossimo futuro l’offerta didattica con master rivolti ai professionisti delle professioni sanitarie.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.