Palazzo Ex Enel, 280 firme per chiedere lo stop del cantiere

Proseguono i lavori nel cantiere dell’ex palazzo Enel, ma questo non ferma la mobilitazione contro il nuovo condominio che dovrebbe nascere in via X Giugno. Sono 280 le firme raccolte per chiedere lo stop dei lavori

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Proseguono i lavori nel cantiere dell’ex palazzo Enel, ma questo non ferma la mobilitazione contro il nuovo condominio che dovrebbe nascere in via X Giugno a Piacenza. Sono 280 le firme raccolte per chiedere lo stop dei lavori e che l’uso dell’area resti pubblico, insieme alla valorizzazione dei reperti archeologici trovati durante gli scavi.

“L’intervento – affermano i cittadini che si oppongono ai lavori – seppellirà per sempre importanti e unici reperti archeologici di epoca romana, che possono invece diventare un sito archeologico pregevole ad integrazione del museo di palazzo Farnese; inoltre non tiene in nessun conto i fabbisogni pregressi di palestre, aule e altri servizi scolastici in quella zona”.

“Questo caso – aggiungono – è emblematico dell’approccio che si sta applicando ovunque, in Italia, chiamato valorizzazione, o riqualificazione, o rigenerazione urbana, che consiste nella privatizzazione a prezzi di svendita di beni pubblici e aree dimesse di importanza strategica, che invece dovrebbero essere destinati ad usi di interesse generale o, al più, dati in affitto”.

Tra i promotori dell’iniziativa Manrico Bissi, Pietro Chiappelloni e Stefano Benedetti. In allegato il documento inviato a Comune, Enel, Soprintendenza, Fai, ministero della Cultura e del Turismo. Nel nuovo edificio che sorgerà in via X Giugno dovrebbe trovare spazio anche una palestra, il cui uso dovrebbe essere destinato anche alle scuole di viale Risorgimento. I locali però sarebbero troppo piccoli, come era stato ribadito nelle scorse settimane durante un flash mob di protesta organizzato dagli studenti del liceo Gioia. 

La petizione e le motivazioni del comitato

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