A Piacenza tasse oltre il 60%, Cna “Fisco più equo, politica dia futuro alle imprese”

I dati sulla situazione della nostra provincia sono stati illustrati dal Presidente provinciale di Cna Piacenza, Dario Costantini, e dal Direttore Enrica Gambazza.

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‘Basta politica urlata, noi chiediamo di essere ascoltati e di mettere un freno alle imposte. A Piacenza la tassazione supera il 60 per cento’. È la posizione di Cna Piacenza, in occasione della presentazione del nuovo Rapporto dell’Osservatorio Cna sulla tassazione locale delle piccole imprese. Nel documento si osserva come le piccole imprese “debbano affrontare un fisco tra i più voraci d’Europa”. Nonostante il 2015 metta in evidenza un calo della tassazione rispetto al 2014, resta ancora molto da fare. 

A Piacenza la somma di Imu, Tasi, Tari, Irap, Ivs, Irpef, addizionali regionale e comunale Irpef rispetto al reddito disponibile arriva a una percentuale del 61,7 per cento. Una quota composta al 40 per cento da Irpef e al 21 per cento da imposte locali. A livello nazionale, prendendo in considerazione appunto il “total tax rate” su 113 Comuni italiani, Piacenza si colloca al 52esimo posto, prendendo in considerazione invece quando si smette di lavorare per il fisco (ossia scatta il Tax free day), Piacenza si colloca al 60esimo posto. Questo vale a dire che le imprese artigiane piacentine inizieranno a lavorare per “se stesse” e non per il “socio” fisco solo dopo il 12 agosto di quest’anno. 

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I dati sulla situazione della nostra provincia sono stati illustrati dal Presidente provinciale di Cna Piacenza, Dario Costantini, e dal Direttore Enrica Gambazza. ‘Le nostre imprese all’estero riescono a farsi valere per la qualità dei nostri prodotti. Fino a quando le nostre esportazioni riusciranno a essere competitive, quando in Italia c’è un 20 per cento in più di tassazione?’ Chiede il presidente Costantini. Non solo tasse, le imprese italiane devono fronteggiare anche l’incertezza nei pagamenti da parte dei clienti, una burocrazia che continua a essere un ostacolo soprattutto nella ripresa di settori trainanti come l’edilizia. Qui sembra che si voglia costruire un muro davanti a chi vuole fare impresa’ sottolinea Costantini. ‘Adesso la palla passa ai nostri amministratori. La Cna non indietreggia di un millimetro: occorre ridurre la tassazione. Ci aspettiamo un passo avanti a Roma e a Piacenza, perché così non sta andando bene’.

‘Nel nostro rapporto – dice Gambazza – si è posto l’accento su alcuni temi specifici, per dare un’immagine veritiera delle nostre imprese. Giusto chiedere degli sforzi, ma che siano misurati in base alle loro possibilità e che siano finalizzati a dare una prospettiva alle aziende. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, noi chiediamo che venga commisurata al l’effettiva quantità di scarti prodotti, e non alla superficie occupata dalla ditta. È una delle forme di tassazione più difficili da accettare, perché si paga per un servizio di cui poi, nei fatti, non si beneficia’.

 

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