Monterosso Festival a Castellarquato, nel segno di papa Paolo III Farnese

Il Festival del Monterosso Val d’Arda che andrà in scena per il quinto anno il 9 e 10 maggio a Castell’Arquato per presentare il Monterosso, un vino DOC che prende il nome dal colle davanti al borgo di Castell’Arquato, uvaggio di diversi vitigni con a capo la Malvasia di Candia aromatica.

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“Castell’Arquato fa vini perfettissimi et é gran peccato che tutta quella collina non sia vigne, che qui sono così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia tanto rossi quanto bianchi. Et qui sua Beatitudine si forniva per il viaggio, et anco ne mandava a pigliare, anco che fosse a Ferrara et a Bologna.” Con queste parole il cantiniere di Papa Paolo III Farnese decantava i vini di Castell’Arquato.

E con questo slogan si inaugurerà il Festival del Monterosso Val d’Arda che andrà in scena per il quinto anno il 9 e 10 maggio a Castell’Arquato per presentare il Monterosso, un vino DOC che prende il nome dal colle davanti al borgo di Castell’Arquato, uvaggio di diversi vitigni con a capo la Malvasia di Candia aromatica. Per due giorni Castell’Arquato diventerà la “capitale” del vino di territorio… di quel vino espressione di storia, cultura, tradizioni, professionalità… che i cugini francesi definiscono terroir.

La manifestazione, che, come per le edizioni precedenti, sarà organizzata dall’associazione culturale La Goccia in collaborazione con AVIS ed il comuni di produzione del Monterosso Val d’Arda (Castell’Arquato, Carpaneto, Alseno, Gropparello, Lugagnano V.A., Vernasca), si svolgerà in due giornate ed occuperà tutto il borgo piacentino. Protagonista sarà il Monterosso Val d’Arda.

La bellissima Val d’Arda con i territori limitrofi si farà portavoce delle eccellenze enogastronomiche di un territorio ricco e ancora poco conosciuto. I borghi, la cucina, la tradizione, il vino e le osterie, la storia e la cultura: questo vogliamo trasmettere ai numerosi turisti e visitatori che incontreremo durante le degustazioni. Non solo vino, ma il territorio che produce quel vino. Ma proprio per presentare tutto il territorio con la propria storia e cultura, nel Palazzo del Podestà ed in altre location storiche si alterneranno momenti legati alla produzione ed alla cultura del vino con degustazioni guidate, ma anche musica, arte e prodotti tipici, enogastronomia, serenità, con un unico filo conduttore…il vino!

Inoltre domenica 10 maggio sarà presentato in anteprima il matrimonio perfetto tra il Riso della Lomellina e il Monterosso Val d’Arda. Gli chef del territorio che aderiranno all’iniziativa, faranno degustare a tutti i clienti un assaggio di questa ricetta creata per l’occasione.. in cui l’origine delle materie prime e le peculiarità delle zone di produzione sono gli unici ingredienti che faranno grande questa ricetta. Noi non utilizziamo conservanti, aromatizzanti e insaporitori, affermano i ristoratori aderenti all’iniziativa, noi crediamo che sia venuto il momento di tornare alle cose vere, quelle che il nostro grande territorio produce, senza l’aiuto di “ingredienti aggiunti”.

Il programma completo su: www.monterossofestival.it

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