Consulta elette in Provincia “Insieme per contare di più” foto

Si è insediata in Provincia di Piacenza la Consulta delle Elette, su convocazione della Consigliera provinciale delegata alle pari opportunità Gloria Zanardi.

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Si è insediata in Provincia di Piacenza la Consulta delle Elette, su convocazione della Consigliera provinciale delegata alle pari opportunità Gloria Zanardi.

Lo Statuto della Provincia di Piacenza, approvato con delibera dell’Assemblea dei sindaci n. 2 del 4/02/2015, prevede all’art. 32 l’istituzione della Consulta delle Elette, composta da tutte le consigliere comunali e provinciali del territorio, al fine di promuovere e programmare politiche rivolte al conseguimento di parita` di genere: all’incontro sono state invitate anche le Assessore dei Comuni.

La Consulta potrà formulare proposte e osservazioni su ogni questione che possa avere attinenza con la condizione femminile. Per questo motivo la Consulta potrà avvalersi del contributo di associazioni di donne, di movimenti rappresentativi delle realta` sociali, scientifiche, lavorative, sindacali e imprenditoriali, nonche´ di esperte della condizione femminile.

“Questo è un primo incontro tra di noi, di carattere conoscitivo e di condivisione delle esperienze attivate – ha detto Zanardi -. Il nostro obiettivo è, inoltre, quello di essere di supporto alle colleghe che operano in Comuni più piccoli. Noi donne, a differenza degli uomini, siamo in grado di collaborare in politica al di là degli schieramenti, senza inutili personalismi”. 

Maria Lucia Girometta, presidente della commissione delle elette del Comune di Piacenza, presenta insieme ad alcune consigliere come Laura Rapacioli e Miriam Bisagni hanno presentato l’attività finora svolta dal gruppo. Un organismo, quello della commissione delle elette, messo in discussione da alcune consigliere, come ricorda Rapacioli, ma che invece ha continuato a funzionare, promuovendo iniziative ad ampio raggio, con particolare attenzione alla salute delle donne e a temi di carattere sociale. Bisagni inoltre ha sottolineato come la nuova consulta provinciale debba avere un ruolo di coordinamento, rispetto le proposte che arriveranno dal territorio. Girometta ha invitato le amministratrici a prendere parte alla prossima riunione in Comune, in programma mercoledì prossimo, incontro in cui si parlerà di maternità e saranno presenti alcune sindacaliste. 

Angela Fagnoni di Pontenure ha sottolineato come nei rapporti con l’Asl la consulta possa davvero giocare un ruolo importante, ponendosi come interlocutore per quanto riguarda, appunto, la salute femminile. “Immaginate se oggi avessimo organizzato la consulta degli eletti. Il cammino è ancora lungo – dice Paola Galvani, assessore a Rottofreno e consigliera provinciale – e l’esperienza del Comune di Ziano, dove su 11 consiglieri 7 sono donne, è purtroppo una mosca bianca. La consulta delle elette è uno strumento importante, servirà a farci crescere”. 

Cos’è la consulta: 
La Consulta delle Elette si pone la finalità di essere un organismo che possa realizzare un coordinamento dei Comuni della Provincia sul tema delle pari opportunità, nella prospettiva generale di una nuova provincia che funga da supporto agli enti locali, in questo settore come negli altri. 

Sono tanti gli obbiettivi che si intendono perseguire attraverso l’attività che verrà svolta dalla Consulta delle Elette: oltre a quello di coordinamento in senso stretto, di promozione (dei principi di parità fra i sessi: di programmi strategici in materia di parità fra uomini e donne, su cui far convergere le adesioni; della presenza femminile negli organismi in cui le nomine sono determinate dalle Assemblee elettive); di stimolo (sollecitare la creazione di progetti innovativi per poter accedere ai finanziamenti europei e anche in altri ambiti sociali; accrescere e consolidare il contributo delle donne nella definizione degli strumenti giuridici che regolano le politiche all’interno del territorio provinciale); di programmazione (offrire informazioni e collaborazioni all’interno e all’esterno della Consulta stessa e realizzare iniziative per favorire l’informazione sul ruolo della donna nella società e nelle istituzioni; creare occasioni permanenti di formazione e di aggiornamento sull’amministrazione della cosa pubblica rivolte a tutte le donne, elette e non, per promuovere la preparazione e la presenza femminile nell’Amministrazione e nella vita politica; agevolare i contatti con le istituzioni).

La prima proposta alla Consulta è quella di redigere un regolamento di funzionamento, seppur snello. Si spera in una forte sinergia con tutti gli organismi istituzionali e non che si occupano del tema per potere raggiungere obbiettivi importanti. 

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