Sindacati compatti contro la riforma Renzi. Oggi sciopero della scuola foto

Martedì sciopero della scuola. Anche Piacenza aderisce alla mobilitazione: dalla nostra città partiranno 3 pullman per partecipare alla manifestazione in programma a Milano così come in altre principali città italiane

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“La “buona scuola” mette la libertà di insegnamento sotto attacco’”. I sindacati del mondo della scuola illustrano le motivazioni dello sciopero indetto per la giornata di martedì 5 maggio. Anche Piacenza aderisce alla mobilitazione, il disegno di legge del Governo Renzi sembra avere l’unico merito di aver ricompattato il fronte sindacale del settore. “Il ddl presenta elementi di una gravità tale che i sindacati della scuola per la prima volta dopo 7 anni decidono di incrociare le braccia con una piattaforma comune'” – dice Manuela Calza di Flc Cgil.

Tra le contestazioni l’eccessivo potere affidato, nella riforma, ai dirigenti scolastici, le agevolazioni fornite alle scuole private, le promesse disattese nei confronti dei precari e il mancato rinnovo del contratto di lavoro, in stand by da 7 anni. Non solo, fanno notare i sindacati, il ddl mostra profili di incostituzionalità, come ha fatto presente anche Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Cassazione, per il quale andrebbe contro gli articoli 3, 4, 33 e 36.

Lucia Galeazzi di Cisl scuola osserva che il ministro Giannini ha detto di non avere niente contro lo sciopero in sè, ma di non capirne le motivazioni visto che vuole solo mettere in atto piena autonomia della scuola. ‘”Noi – osserva Galeazzi – abbiamo detto di no a questo ddl, perché vuole dare un impianto verticistico alla conduzione della scuola, giocando sulla sua autonomia, non è vero che rifiutiamo i cambiamenti a prescindere. In questo disegno di legge inoltre il Personale Ata viene completamente ignorato, e si pensa di utilizzare i posti tagliati come personale amministrativo con gli esuberi delle Province”.

Giudica negativamente la riforma “sia in quanto docente che da genitore” anche Marta Cella della Gilda degli insegnanti.  E proprio ai genitori si rivolge dicendo che “lo sciopero è una battaglia di civiltà nell’interesse dei nostri figli”.

“Perché ci lamentiamo in un momento in cui si parla di assunzione di docenti, circa 100 mila? Perché di fatto si procederà attraverso concorso, ignorando precari che sono già abilitati e lavorano da anni. Spariranno le graduatorie di seconda e di terza fascia, per far entrare in vigore solo graduatorie di istituto. Inoltre l’organico di ruolo dovrà provvedere alla sostituzione dei colleghi fino a 10 giorni di supplenza” – spiega Giovanna De Fusco di UIL Scuola, insieme a Daniela Fuochi di Snals.

Lunedì sera alle 20 e 30 in piazza Cavalli Flash Mob contro la riforma (nelle foto), martedì quindi sciopero del personale scolastico. Da Piacenza partiranno 3 pullman per partecipare alla manifestazione di protesta che si terrà a Milano così come in altre principali città italiane.

IL COMUNICATO UFFICIALE – “Difendiamo la Scuola della Costituzione”. Martedì 5 maggio si preannuncia uno sciopero generale della scuola da ricordare. Tutto il mondo dell’istruzione è in fermento e per la prima volta dopo 7 anni tutti i sindacati firmatari del contratto sono in protesta.

“E’ una mobilitazione che dura di diversi mesi, da quando è stato presentato il documento su “buona scuola”. Il DDL contro cui protesteranno Flc Cgil, Cisl scuola, Uilscuola, Snals e Gilda “chiude il cerchio rispetto agli attacchi sferrati contro la scuola degli anni precedenti” ha detto Manuela Calza, segretaria generale Flc Cgil di Piacenza.

“Sotto attacco c’è la scuola uscita dalla Costituzione, facciamo nostre le parole di Calamandrei che diceva che la scuola è un pilastro della nostra Carta fondamentale. Con la “Buona Scuola renziana”, questo pilastro viene abbattuto”. I sindacati hanno spiegato come i dirigenti scolastici diventino i padroni delle scuole con la riforma targata Renzi: “Così facendo – sostengono – si mina la libertà di insegnamento con dirigenti che decideranno chi assumere, valuteranno i dipendenti e stabiliranno la retribuzione”.

Ancora: i privati, con i loro interessi, entreranno nella scuola pubblica e lo Stato avrà più oneri da dare alle scuole private. Ci sarà, di fatto, una privatizzazione della scuola pubblica e nasceranno così scuole di serie A e scuole di serie B. “La situazione è talmente grave che dopo 7 anni tutte le sigle sindacali scenderanno in piazza. E non ci sono buone notizie per il personale Ata. “Se prima erano figli di un dio minore, ora sono senza dio” hanno commentato i sindacati, che hanno invitato “studenti e genitori a scioperare: è una battaglia di civiltà”.

L’unione fa la scuola: questo lo slogan che si leggerà sui diversi pullman che anche da Piacenza partiranno alla volta di Milano, dove domani, martedì 5 maggio è prevista una grande manifestazione. Molte scuole potranno rimanere chiuse anche a Piacenza. Per informazioni: Federazione Lavoratori della Conoscenza; via XXIV Maggio, 18; Piacenza Tel. 0523.459.731, e-mail: piacenza@flcgil.it.

CORTEO A MILANO (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza Repubblica (di fronte alla stazione centrale; fermata metropolitana M3 (gialla). Ore 10.00/10.15 partenza corteo con il seguente percorso V.le M.te Santo, Via G. Galilei, Via M.te Santo, P.ta Nuova, XXV Aprile, F. Crispi, P.ta Volta, Piazza Lega Lombarda, V.le Elvezia, Via G. Bayron, Via A. Bertani, Corso Sempione con arrivo del corteo all’Arco della Pace e inizio interventi dal palco.

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