Tasi, Confedilizia “No all’aumento delle aliquote, affossa mercato immobiliare” 

Intervento di Confedilizia Piacenza sulle delibere Tasi in corso di approvazione in provincia. 

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Intervento di Confedilizia Piacenza sulle delibere Tasi in corso di approvazione in provincia. 

La Confedilizia di Piacenza, in riferimento soprattutto alla Tasi, lamenta che alcuni dei Comuni della nostra provincia che hanno già deliberato in merito hanno aumentato le aliquote. In particolare i Comuni di Podenzano (aumento dell’aliquota Tasi per la prima casa da 1,4 per mille a 2,3 con detrazioni in base alla rendita catastale) e Gossolengo (aumento dell’aliquota Tasi per tutte le tipologie di immobili da 1,0 a 1,6 oltre che dell’aliquota Imu per i terreni da 7,6 a 9,6) hanno deliberato l’aumento della Tasi, mentre a Piozzano, che aveva lo scorso anno ricevuto il nostro pubblico apprezzamento per non aver applicato la Tasi, il tributo è stato introdotto per la prima volta.

Per fortuna ci sono però anche Comuni virtuosi che vanno in controtendenza come nel caso di Caorso, a cui va il nostro plauso, che ha diminuito l’aliquota Tasi per l’abitazione principale dal 2,5 del 2014 all’1,5. Un provvedimento come questo rappresenta una apprezzabile manifestazione di interesse verso i proprietari di immobili in questo particolare momento in cui la pressione fiscale è divenuta insostenibile e in cui la casa è ormai concepita non più come un bene rifugio a tutela dei risparmi ma come un incubo. L’inasprimento fiscale degli ultimi tempi a carico dei proprietari di immobili – messo in atto soprattutto a livello governativo – ha provocato infatti la caduta dei valori immobiliari e l’affossamento del settore immobiliare in generale.

Il rilancio di tale settore deve necessariamente passare dalla defiscalizzazione. Qualora non si dovesse attuare una politica di riduzione e contenimento dei tributi locali sugli immobili, i Comuni si renderebbero ulteriormente corresponsabili dell’affossamento summenzionato, con conseguenze sociali pesantissime. Considerato che – per quello che si è visto fino ad ora – sono purtroppo pochi quei Comuni che mantengono o – come dovrebbe essere – diminuiscono le aliquote di Imu e Tasi, se si continuasse di questo passo e altri Comuni dovessero seguire il “cattivo” esempio di Gossolengo e Podenzano andremo incontro ad un generale ulteriore aumen to con conseguenze – per quanto possibile – ancora peggiori rispetto alla tragica situazione attuale. Inoltre le decisioni di questi Comuni dimostrano che aveva ragione Einaudi quando affermava che se si dà la possibilità ai Sindaci di arrivare ad una aliquota massima, gli stessi si sentono in obbligo di arrivarci.

I Comuni invece che diminuiscono le aliquote – come nel caso di Caorso – sono coscienti della situazione attuale in cui versano i proprietari e mostrano inoltre di volersi far carico anche dei problemi abitativi. Confedilizia pertanto auspica che, al fine di dare un pò di respiro ai proprietari di immobili e cercare di migliorare la situazione generale, altri Comuni seguano l’esempio di Caorso. 

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