Presentato il nuovo forno crematorio, attivo da settembre foto

Ultimati i lavori, presentazione ufficiale presso il settimo reparto del cimitero urbano di Piacenza del nuovo impianto di cremazione al servizio della città. Attualmente è ancora in corso il collaudo e da fine settembre diventerà operativo.

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Ultimati i lavori, presentazione ufficiale presso il settimo reparto del cimitero urbano di Piacenza del nuovo impianto di cremazione al servizio della città. Attualmente è ancora in corso il collaudo e da fine settembre diventerà operativo. La tariffa per le cremazioni è quella ministeriale di 500 euro. Possono essere eseguite fino a 10 cremazioni al giorno.

La struttura è fornita di una sala del commiato, dove svolgere i riti d’addio al proprio caro. Può accogliere fino a 100 persone ed è possibile ascoltare la musica scelta dai familiari. Le ampie e luminose vetrate si affacciano sul giardino circostante, e in particolare sul giardino del ricordo con elementi zen, provvisto anche di un cinerario comune dove, chi lo desidera, può disperdere le ceneri del proprio caro.

Nell’occasione sono intervenuti il sindaco Paolo Dosi, gli assessori Giorgia Buscarini e Giorgio Cisini, la consigliera regionale Katia Tarasconi che in questi anni, come assessora comunale, ha seguito direttamente l’iter amministrativo dell’opera e Marco Ughini, responsabile dell’area project financing della ditta Unieco, che in associazione temporanea con Ser.Cim ha realizzato la struttura. Presenti anche sono l’ex sindaco Roberto Reggi, l’ex assessore ai lavori pubblici Ignazio Brambati, il consigliere regionale Gian Luigi Molinari e alcuni consiglieri comunali Christian Fiazza e Marco Pascai.

“In tanti in questi anni si sono rivolti ad altre città – ha ricordato il sindaco Paolo Dosi – è stata una realizzazione molto impegnativa per una serie di ragioni non solo tecniche e la consegna che oggi facciamo è una risposta a una richiesta diventata sempre più pressante e che consente ai cittadini che lo ritengono opportuno di utilizzare una forma di saluto nei confronti dei propri cari diversa da quella che tradizionalmente abbiamo. E’ un atto di civilità nei confronti di una sensibilità mutata”. 

L’iter di realizzazione del forno crematorio non è stata semplice, la scelta risale all’amministrazione di Roberto Reggi, che ha detto: “Va a compimento un’opera che fu una scelta di civiltà, il progetto è stato realizzatocon la modalità di concessione-gestione con l’aiuto dei privati, pensiamo di aver fatto un bel servizio per cittadini. La tecnologia è la più avanzata e innovativa, penso che ci sia un luogo che consenta alle famiglie di ritrovare unità nel momento della perdita di un caro”.

Marco Ughini di Unieco ha spiegato: “Siamo soddisfatti perchè siamo riusciti a concludere questa opera realizzata con il project financing da parte di Unieco e da Ser.Cim per un investimento che supera i 2 milioni e mezzo di euro”.

 

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