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Economix: Quel piccolo mondo antico

In un’Italia dove gli sprechi e gli abusi sono all’ordine del giorno fa bene al cuore, ogni tanto, leggere la notizia di un Comune virtuoso e operoso come un formicaio, dove tutti gli ingranaggi sono perfettamente oliati

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QUEL PICCOLO MONDO ANTICO

In un’Italia dove gli sprechi e gli abusi sono all’ordine del giorno fa bene al cuore, ogni tanto, leggere la notizia di un Comune virtuoso e operoso come un formicaio, dove tutti gli ingranaggi sono perfettamente oliati.

Il sindaco Lino Gentile, ispirandosi probabilmente a esempi di successo simili in Nord Europa, ha proposto una controtendenza per evitare lo spopolamento del Paese e creare occupazione; guidato dal senno del “buon padre di famiglia” ha lanciato varie iniziative che stanno portando persone e flussi economici in un piccolo paese di montagna nel molisano.

Castel Del Giudice (Isernia) è un ridente paesino montanaro da 350 anime che ha sofferto in passatodell’abbandono da parte degli abitanti, costretti a recarsi in città per trovare lavoro; la scuola elementare chiusa ha costretto le famiglie a rivolgersi altrove per l’istruzione dei propri figli.

L’opera del sindaco, iniziata nel 2002, ha coinvolto in primis le stalle inutilizzate, trasformandole in strutture alberghiere recettive: grazie alla cessione delle strutture da parte dei cittadini (indispensabili per realizzare il progetto) si è assistito ad unaumento del turismo e dell’occupazione, oltre ad essere un buon modo per valorizzare strutture già esistenti senza deturpare il paesaggio caratteristico della zona.

La scuola elementare locale, chiusa per mancanza di iscrizioni, è diventata una casa d’accoglienza per anziani (che rappresentano una parte importante della popolazione locale): trenta ospiti e venti posti di lavoro creati soddisfando, ancora una volta, un bisogno della comunità (sono state riutilizzate strutture già esistenti, evitando nuove costruzioni).

Il meleto su cinquanta ettari, con ottanta varietà di melo recuperate, dimostra che anche aree colpite da sismi e dissesti idrogeologici possono lanciare aziende agricole e produrre prodotti di ottima qualità. Nel futuro della comunità anche la produzione di birra artigianale agricola, con campi di orzo che aspettano solo di essere coltivati.

Questo piccolo mondo antico, in omaggio a Fogazzaro, ha dimostrato che è possibile andare controtendenza e rivalorizzare zone rurali creando posti di lavoro e società che gestiscano le varie iniziative. Solitamente pensiamo che alle persone in difficoltà vada dato il pesce, ma se vogliamo renderle indipendenti dobbiamo insegnar loro a pescare ed è quello che è avvenuto in questo paese del molisano: si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di adeguarsi al cambiamento dei tempi, mostrandosi reattivi e creativi.

La rassegnazione e la tipica diffidenza montanara, tratti provenienti dai racconti dei nostri nonni, hanno ceduto il passo a innovazione, coraggio e il sogno di migliorare il posto in cui si vive, anziché andar a cercare fortuna altrove come accadde nei primi del ‘900, dove il paese subì uno spopolamento dato dall’emigrazione verso gli Stati Uniti.

È la dimostrazione che i sogni, quando vengono realizzati da persone molto determinate, possono diventare realtà e ispirare gli altri a fare lo stesso: solo in questo modo è possibile costruire una società migliore.

In chiusura vorrei citare il testo di uno spot attuale ancora oggi, realizzato dall’agenzia pubblicitaria statunitense TBWAChiatDay per una nota società del settore tecnologico, che incarna questa visione utopistica e le dà forza, spingendo ognuno di noi a dare il meglio di sé stesso. «Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero. »[Thinkdifferent, TBWAChiatDay for Apple, 1997]

Marco Sberveglieri(Blogger di Cobain86.com)

Fonti:
http://comunivirtuosi.org/parola-dordine-comunita/
http://web.archive.org/web/20001215224800/http://www.apple.com/thinkdifferent/

Foto da comune.casteldelgiudice.is.it  

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