Artigianato, non è ancora tempo di ripresa. In Emilia perse 673 imprese

Nel secondo trimestre la produzione resta invariata, ma fatturato e ordini invertono la tendenza e accusano una lieve flessione. Più contenuta la riduzione di vendite e ordini esteri

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Non è ancora tempo di definitiva ripresa. Nel secondo trimestre dell’anno, la produzione resta invariata, ma fatturato e ordini invertono la tendenza e accusano una lieve flessione. Queste indicazioni emergono dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

La congiuntura registra un lieve rallentamento nel secondo trimestre. Il fatturato a prezzi correnti è lievemente diminuito (-0,2 per cento), la produzione è rimasta invariata, rispetto all’aumento dello 0,5 per cento del trimestre precedente. Anche gli ordini acquisiti sono leggermente diminuiti (-0,5 per cento). Le poche imprese con accesso ai mercati esteri continuano a non ottenere da questi risultati positivi. Ma, se il fatturato estero si è leggermente contratto (-0,4 per cento), la discesa degli ordini esteri è stata molto contenuta (-0,1 per cento) e la tendenza lascia sperare.

Il registro delle imprese
Gli effetti di più lunga durata della crisi si manifestano nel proseguire dell’emorragia delle imprese. A fine giugno le imprese manifatturiere artigiane attive ammontavano a 29.753, con un calo del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a 673 imprese in meno.
 

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