Africa Mission, a Urbino la prima dello spettacolo su don Vittorione foto

“Il mondo che sarei”, questo è il titolo dello spettacolo che ripercorrendo le vie della solidarietà aperte da Don Vittorione, vuole aiutarci a riscoprire una verità che è scritta nel nostro DNA: il Dono è la vera energia vitale in grado di nutrire, dare senso e riempire di gioia la vita di ogni uomo

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Ottima premessa per il prossimo tour (che toccherà anche Piacenza) della rappresentazione teatrale “Il mondo che sarei. Don Vittorione Pastori, l’esempio di un cuore impavido” (regia di Giorgio Santi) che ha ricevuto una calorosa accoglienza per la prima, tenutasi lo scorso venerdì 6 novembre alle ore 21.00 presso la splendida cornice del Teatro Sanzio di Urbino, con il patrocinio del Comune e dell’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado.
 
“Uno spettacolo coinvolgente, dove recitazione, immagini, musica e canzoni, si alternano catturando l’attenzione del pubblico e invitandolo ad un percorso interiore capace di commuovere e provocare -così ha commentato don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission, presente alla prima, che ha continuato dicendo- “Il mondo che sarei” è quel mondo che ciascuno di noi potrebbe essere, se solo avessimo il coraggio di assecondare, fino in fondo, il desiderio di amore che possediamo nel cuore”.

Una produzione frutto dell’incontro tra Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo e l’associazione ItinerArte in occasione della cena di beneficienza del 14 settembre 2007, organizzata dalla sede di Urbino della ONG piacentina, in cui tanti urbinati si sono trovati insieme riuscendo a raccogliere i fondi per scavare un pozzo in Karamoja (Uganda) che ancora oggi dà acqua a tanta gente.

L’associazione ItinerArte fonde musicisti con varie formazioni che hanno maturato innumerevoli esperienze esibendosi con alcuni dei maggiori musicisti di tutti i generi (Romano Mussolini, Giorgio Gaslini, Paolo Conte, Steve Lacy, Azio Corghi, Hugo Aisemberg), esibendosi in importanti festival musicali (”Encuentros”, “Cervantino”, “Boleros de Oro”) e preso parte a tournèe in tutto il mondo (Austria, Slovenia, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Inghilterra, Olanda, Belgio, Grecia, Lituania, Libano, Turchia, Yemen, Etiopia, Cile, Brasile, Perù, Paraguay, Cuba, Danimarca, Argentina).

Attraverso la realizzazione di uno spettacolo musico-teatrale, ItinerArte ha voluto far rivivere la storia di Don Vittorione e ha pensato così di sostenere anche tutte quelle persone da lui considerate amici, che dopo la sua morte hanno condiviso e continuato la sua opera e il suo impegno.

“Il mondo che sarei” non è uno spettacolo celebrativo ma vuole coinvolgere lo spettatore in una riflessione sul “valore dell’uomo” e sulla sua “centralità”: i due protagonisti, infatti, sono Andrea, un uomo che cerca in vacanza un riposo che possa placare la sua insoddisfazione di vivere, e Lucia, che con il racconto della sua scelta ed il valore delle sue esperienze, gli mostrerà la forza che scaturisce dall’impegno per gli altri.

Un viaggio che, attraverso la narrazione di Lucia sostenuta dalle immagini e dalla colonna sonora dello spettacolo, fa rivivere il contesto socio-culturale e personale che hanno caratterizzato la vita di Don Vittorione e di Africa Mission Cooperazione e sviluppo.

Al calo del sipario, i commenti del pubblico sono stati di grande apprezzamento sia per le scelte musicali che per la professionalità degli interpreti. Si ringrazia per l’ottimo risultato il cast composto da: Alessandra Giardina (voce recitante), Paola Lorenzi (mezzo soprano), Raffaele Mirabella (pianoforte), Giorgio Santi (chitarra, voce recitante) e Filippo Dionigi (sax soprano, flauto, clarinetto).

Dare voce al movimento piacentino, che da anni si occupa del sostegno ad una popolazione in grande difficoltà, significa operare una forte inversione di tendenza rispetto sia all’attuale chiusura verso l’esterno che ad un rafforzamento di nuovi egoismi. Ed è importante, oggi più che mai, avere uno strumento vicino alla sensibilità della gente per permettere loro di riscoprire la forza della solidarietà come energia capace di migliorare la qualità di ogni vita.

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