Sotto accusa l’aria inquinata della pianura padana, anche Piacenza nel rapporto europeo 

L'inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa; riduce la durata di vita delle persone e contribuisce alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e cancro

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L’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa; riduce la durata di vita delle persone e contribuisce alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e cancro. Secondo una nuova relazione pubblicata oggi, 30 novembre, dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), l’inquinamento atmosferico continua ad essere responsabile di oltre 430mila morti premature in Europa. 

La relazione dell’AEA “Qualità dell’aria in Europa — relazione 2015” studia l’esposizione della popolazione europea agli inquinanti atmosferici e fornisce un’istantanea sulla qualità dell’aria basata su  dati provenienti da stazioni di monitoraggio ufficiali di tutta Europaen. Secondo lo studio, la maggior parte degli abitanti delle città continua ad essere esposta a livelli di inquinanti atmosferici che l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) non ritiene sicuri.

L’area più colpita in Italia dal problema delle polveri fini si conferma quella della Pianura Padana, e Piacenza con un dato medio di 55 microgrammi al metro cubo rilevati nel 2013, si conferma tra le città – tra le mille sotto monitoraggio in Europa – più inquinate. 

Gli inquinanti più problematici per la salute umana sono il particolato (PM), l’ozono troposferico (O3) e il biossido di azoto (NO2). Le stime dell’impatto sulla salute degli inquinanti indicano che nel 2012 in Italia si sono registrati 84mila e 400 decessi, su un totale di 491mila a livello Ue.

“Nonostante i miglioramenti continui degli ultimi decenni, l’inquinamento atmosferico incide ancora sulla salute degli europei, riducendo la qualità e l’aspettativa di vita” ha affermato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA. “Inoltre, ha un impatto economico notevole, poiché aumenta i costi sanitari e riduce la produttività con la perdita di giorni lavorativi in tutti i settori dell’economia”.

Oltre alla salute, gli inquinanti atmosferici hanno un effetto nocivo sulla vita vegetale e sugli ecosistemi. Tali problemi, unitamente all’eutrofizzazione provocata dall’ammoniaca (NH3) e dall’ossido di azoto (NOx) e ai danni causati dall’O3 sulle piante, sono ancora diffusi in Europa.

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