Stabilità, De Micheli “Alle Province nuove risorse per strade e scuole” foto

 In Provincia il sottosegretario all'economia Paola De Micheli ha illustrato, a fianco del presidente Francesco Rolleri, i contenuti e le ricadute sul Piacentino delle misure inserite nella Legge di Stabilità 2016. All'incontro hanno partecipato i sindaci di Piacenza. 

Nuove risorse alle Province per strade e scuole, incentivi per le fusioni dei Comuni e facilitazioni per le imprese, senza trascurare il sostegno ai territori alluvionati. In Provincia a Piacenza il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli ha illustrato, a fianco del presidente Francesco Rolleri, i contenuti e le ricadute sul Piacentino delle misure inserite nella Legge di Stabilità 2016, appena approvata dal Parlamento. All’incontro hanno partecipato i sindaci e i rappresentanti delle categorie economiche. 

“Dei 999 commi della Legge di Stabilità, – ha esordito Paola De Micheli – abbiamo deciso di concentrarci su tre argomenti fondamentali”.

“Innanzitutto i contributi alle Province per scuole e strade, dopo un paio d’anni faticosi si vogliono sostenere le funzioni fondamentali che il Governo ha attribuito a questi enti – dice il sottosegretario De Micheli -; arriveranno inoltre incentivi, sia in termini finanziari che di assunzioni a tempo indeterminato, per i Comuni che decideranno di fondersi entro l’anno prossimo. Si tratta di provvedimenti che riguardano tanto Piacenza, perchè anche sul nostro territorio ci sono comuni che stanno prendendo le delibere e faranno i referendum per potersi fondere”. 

“Altra misura inserita nella Legge di Stabilità, molto attesa dai piacentini, riguarda quella del super ammortamento del 140 %, che consente sia ai piccoli imprenditori che a quelli più strutturati, di avere agevolazioni per gli investimenti nelle loro attività. Ricordiamo che la componente degli investimenti privati è fondamentale per la crescita insieme a quella dei consumi. Quindi dal piccolo imprenditore alla grande industria potranno beneficiare di questa misura di agevolazione, il mondo dell’impresa attendeva questi incentivi”. 

Sul fronte delle attese, invece, di chi ha patito danni durante l’alluvione del settembre scorso, De Micheli ribadisce “La riforma è fatta, nel Milleproroghe inseriremo un correttivo per quanto riguarda le strade comunali, in accordo con Anas per finanziare i lavori. E da aprile, per la prima volta, i privati riceveranno i rimborsi come avevamo annunciato. Sono previsti inoltre interventi sulle imposte con rateizzazioni e sospensioni, la Regione Emilia Romagna ha inviato la richiesta di sospensione dei tributi, quindi da gennaio ci lavoreremo al Ministero”. 

Il 9 di gennaio – ha annunciato Paola De Micheli – presenteremo queste misure nel dettaglio agli amministratori, ma stiamo già scrivendo i decreti attuativi. A gennaio tutti gli amministratori sapranno cosa devono fare”.

Diversi gli interventi nel corso del dibattito che ha seguito la relazione del Sottosegretario all’Economia. Tra i sindaci che hanno preso la parola, Patrizia Calza (Gragnano) ha sollevato il tema della tassazione locale. “Con il blocco dell’imposizione importo ai comuni – ha fatto notare – il Governo ha dato un messaggio positivo, ma di fatto ha sottratto agli amministratori locali la leva fiscale e anche la possibilità di programmazione, inoltre i comuni virtuosi che hanno mantenuto bassa la pressione fiscale verranno penalizzati dal meccanismo dei rimborsi”. 

Critico anche il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali, che si è detto preoccupato dal ritorno al “centralismo”: “E’ un errore imporre ai comuni di non toccare le imposte locali”.

L’INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA PAOLA DE MICHELI 

Di seguito le misure citate dal Sottosegretario De Micheli più nel dettaglio

LEGGE STABILITA’ 2016: LE MISURE

Misure per l’ambiente, il trasporto e le strade provinciali
Il contributo di 400 milioni di euro destinato alle Province e alle Città metropolitane per spese destinate ad ambiente, trasporto e strade è incrementato a 495 milioni per il 2016, 470 milioni per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020 e 400 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. L’incremento del contributo è attribuito in favore delle Province, cui sono assegnate – in luogo dei 150 milioni prima previsti – 245 milioni nel 2016, 220 milioni negli anni dal 2017 al 2020 e 150 milioni a partire dal 2021.

Un grande impegno per l’edilizia scolastica
Per sostenere l’edilizia scolastica, vengono destinati all’Inail ulteriori 50 milioni di euro per la realizzazione di scuole innovative, viene assegnato un contributo di 400 milioni di euro (che comprende anche interventi per la viabilità) alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario e si valuta la possibilità di escludere dal saldo non negativo tra le entrate finali e le spese finali le spese sostenute dagli Enti locali per interventi ad hoc effettuati a valere sull’avanzo di amministrazione e su risorse provenienti dal ricorso al debito.

Incentivate le unioni e le fusioni dei Comuni
Per superare quella che è una eccessiva frammentazione è stato reso strutturale il contributo di 30 milioni di euro alle unioni dei Comuni; sempre di 30 milioni è il contributo per i Comuni istituiti a seguito di fusione. Il contributo straordinario attualmente previsto per i Comuni che danno luogo alla fusione viene aumentato: si passa dal 20 al 40 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per il 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti in misura comunque non superiore a 2 milioni di euro (rispetto al precedente limite di 1,5 milioni). I Comuni istituiti dal 2011 per effetto di fusioni e le unioni di Comuni potranno assumere personale a tempo indeterminato nel limite del 100 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio dell’anno precedente.

Strade: 100 milioni per accordi tra Anas e Regioni
L’Anas S.p.A. potrà stipulare con Regioni ed Enti locali, fino ad un importo massimo di 100 milioni di euro, accordi finalizzati a trasferire alla medesima società le funzioni relative a progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle strade non rientranti nella rete autostradale e stradale nazionale.

Finanziamenti alle aree colpite da eventi calamitosi
Si introduce una disciplina di carattere generale per la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato – nel limite massimo di 1.500 milioni di euro – ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi.
Nel corso dell’esame alla Camera sono state inserite una serie di disposizioni che intervengono sulla ripresa del versamento dei tributi sospesi o differiti, prevedendo che la ripresa avvenga senza l’applicazione di sanzioni, anche con rateizzazione ed istituendo un fondo rotativo per far fronte alle esigenze derivanti dal differimento della riscossione a seguito di eventi calamitosi. Manutenzione strade provinciali nei territori colpiti dalle emergenze
Si autorizza l’Anas, mediante apposita delibera del Consiglio dei ministri, sentita la Protezione civile, ad effettuare interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali nei territori per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Per le imprese il “superammortamento” dei beni strumentali
Per premiare le imprese virtuose che scelgono di investire, viene loro concesso di portare in deduzione fiscale non il 100 per cento, ma il 140 per cento del valore dell’investimento effettuato in macchinari. È una misura che si applica sugli acquisti effettuati a partire dal 15 ottobre 2015, così da evitare che l’effetto attesa finisca per bloccare gli investimenti. In altre parole, 4 questo “superammortamento” si riferisce al valore fiscale di beni nuovi, acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, e il beneficio interessa tanto i beni acquistati in proprietà quanto quelli acquisiti in leasing. Vengono inoltre maggiorati del 40 per cento i limiti per la deduzione delle quote di ammortamento dei mezzi di trasporto ad uso promiscuo (che non vengono utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa). Attualmente la deducibilità è fissata al 20 per cento. Tale percentuale è elevata all’80 per cento per i veicoli utilizzati dai soggetti esercenti attività di agenzia o di rappresentanza di commercio.

Via l’Imu sui terreni per le imprese agricole
Dal 2016 i terreni agricoli che si trovano in un comune classificato montano o collinare sono esenti dall’Imu. I terreni agricoli ricadenti in aree specifiche verranno esentati in virtù di ulteriori caratteristiche: a) se posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali; b) se ubicati nei comuni delle isole minori; c) se a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, indipendentemente in tal caso da ubicazione e possesso. Si tratta, nel complesso, di un taglio fiscale pari a 400 milioni di euro.

Via l’Imu sugli “imbullonati”
Viene eliminata l’Imu sugli “imbullonati”, vale a dire i macchinari, i congegni, le attrezzature e gli altri impianti funzionali al processo produttivo e fissati al suolo all’interno di capannoni o immobili adibiti alla produzione. Dal 1° gennaio 2016 le 3 imprese potranno escludere questo tipo di macchinari dal calcolo della rendita catastale e quindi dalla base imponibile fiscale per il pagamento dell’Imu.

Aliquota ridotta al 5 per cento per cooperative sociali e consorzi
Istituita una nuova aliquota ridotta dell’Iva, al 5 per cento, alla quale vengono assoggettate tutte le prestazioni socio-sanitarie ed educative (non solo, dunque, quelle in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in generale) rese dalle cooperative sociali e dai loro consorzi.

Piano nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale
Presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali viene istituito un Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con 600 milioni di euro in dotazione per il 2016 (cifra che sommata alle risorse già stanziate porta il totale degli interventi a 1,4 miliardi) e un miliardo a decorrere dal 2017. Le risorse del Fondo costituiscono i limiti di spesa per garantire l’attuazione di un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, adottato con cadenza triennale. Per il 2016, di questi 600 milioni di euro, 380 milioni saranno utilizzati per l’avvio su tutto il territorio nazionale di una misura di contrasto alla povertà, intesa come estensione, rafforzamento e consolidamento della Carta acquisti sperimentale, e 220 milioni di euro serviranno ad incrementare ulteriormente l’autorizzazione di spesa relativa all’assegno di disoccupazione (Asdi). Le misure prese garantiranno in via prioritaria interventi per nuclei familiari in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili, tenendo conto della presenza, all’interno del nucleo familiare, di donne in stato di gravidanza. Il miliardo di euro stanziato a regime, per gli anni successivi al 2016, sarà finalizzato all’introduzione di un’unica misura di contrasto alla povertà – correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta – e alla razionalizzazione degli strumenti e dei trattamenti esistenti.
 

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