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Nuovo Isee, lunedì se ne parla in Cattolica

Per fare chiarezza sul nuovo ISEE Alessandro Candido, assegnista di ricerca in istituzioni di diritto pubblico dell’Università Cattolica di Piacenza promuove lunedì 18 gennaio il convegno “Quale futuro per i diritti sociali? Utenti, famiglie e amministrazioni alla prova del nuovo Isee”

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“Un tema su cui regna tuttora molta confusione”. Per fare chiarezza sul nuovo ISEE Alessandro Candido, assegnista di ricerca in istituzioni di diritto pubblico dell’Università Cattolica di Piacenza, sotto la direzione scientifica di Paolo Sabbioni, docente di Istituzioni di diritto pubblico, promuove lunedì 18 gennaio, dalle 9.30 presso l’Auditorium Mazzocchi del campus piacentino il convegno “Quale futuro per i diritti sociali? Utenti, famiglie e amministrazioni alla prova del nuovo Isee”.

“Il d.p.c.m. n. 159 del 2013 ha attuato un’ampia riforma dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), divenuta operativa all’inizio del 2015, ma quasi subito annullata in parte dal Tar Lazio, in attesa che a brevissimo si pronunci il Consiglio di Stato” fa notare il professor Sabbioni.

“Obiettivo della riforma era quello di stabilire regole uniformi e oggettive sull’accesso alle prestazioni sociali e sui metodi di calcolo della situazione economica degli aventi diritto, a garanzia di una maggiore equità nella partecipazione al costo delle prestazioni. Si tratta di problematiche affrontate nel testo di M. Gioncada, F. Trebeschi, P.A. Mirri, A. Candido, Isee e prestazioni sociali e socio-sanitarie. Compartecipazione, riparto degli oneri, contenzioso, Maggioli, 2015, che verrà presentato in occasione del Convegno”.

“Tra le sfide economicamente più significative che gli enti locali, gli utenti, le famiglie e le case di cura si trovano ad affrontare nell’attuale contesto di crisi economica, occupa senza dubbio un ruolo di primo piano l’accesso alle prestazioni sociali agevolate” afferma Alessandro Candido.

“Non è un caso se il settore in oggetto, intersecando quello della compartecipazione alla spesa sociosanitaria dei Comuni e degli utenti (ma anche delle loro famiglie), rappresenti oggi uno dei principali terreni di scontro sul piano dell’attuazione dei diritti sociali: da un lato, infatti, c’è il bisogno di servizi a costi ragionevoli da parte dei soggetti disabili e, nelle situazioni più gravi, non autosufficienti; dall’altro, non possono trascurarsi le esigenze di bilancio delle amministrazioni coinvolte, nonché quelle delle strutture assistenziali”.

L’incontro è a ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria ed è al contempo accreditato presso gli ordini degli assistenti sociali e degli avvocati. 
 
 
 

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