Ovazioni e applausi per il MacBeth “sold out” al Municipale LE FOTO foto

“Quella di questa sera definirla un trionfo non si esagera”. Commenta Cristina Ferrari, la direttrice artistica del Teatro Municipale di Piacenza al termine della rappresentazione

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“Quella di questa sera definirla un trionfo non si esagera”. Commenta Cristina Ferrari, la direttrice artistica del Teatro Municipale di Piacenza al termine della rappresentazione del MacBeth; un’edizione che, oltre a far registrare il tutto esaurito, ha riscosso un successo in parte previsto ma non di tale dimensioni e salutato dal pubblico con applausi interminabili e particolarmente intensi con autentiche ovazioni.

D’altronde la stagione lirica di quest’anno è stata particolarmente fortunata e ricca di successi. Ora manca soltanto un’opera, la “Madama Butterfly” in programma l’8 ed il 10 aprile, per completare un ciclo di rappresentazioni di così alto livello da portare il nostro teatro al rango di assoluta eccellenza, degna dei più grandi teatri mondiali.

Naturalmente il mattatore della serata è stato lui, Leo Nucci, un baritono inossidabile dalla tecnica incomparabile di canto che l’esperienza, lo studio e la costante applicazione lo ha portato ad essere uno dei migliori (se non il migliore) interpreti verdiani, in modo particolare nel Nabucco ed in MacBeth, opere che il pubblico piacentino ha avuto la fortuna di vedere e di apprezzare in tempi recenti. Al termine della romanza finale “Pietà, rispetto, amore” un autentico boato da stadio ha salutato la prodezza vocale ed artistica del cantante che ha pennellato la bellissima aria con smalto, poesia e vigore scenico.

Sarebbe, però, ingiusto limitarci a Leo Nucci per spiegare il successo strabocchevole di questa edizione che ha offerto diversi spunti entusiasmanti e coinvolgenti come la regia di Riccardo Canessa che ha avuto il grande merito di restare fedele al libretto verdiano pur portando a volte geniali innovazioni sceniche e trovate molto spettacolari ed efficaci nel contesto dell’opera. Particolarmente significative le scene dei fantasmi e delle streghe con giochi di luci e con delle coreografie molto appropriate e di gradevolissime aspetti.

Nel cast dei cantanti tutti hanno meritato la sufficienza più ampia con note di particolare merito per il basso Carlo Colombara, di cui abbiamo ammirato l’eleganza del fraseggio ed un’apprezzabile padronanza di canto anche nei passaggi più ardui, così ha convinto la centralità e la bellezza della voce di Lady Macbeth, ovvero Susanna Branchini. bravi ed ottimamente dotati i due giovani tenori Ivan Defabiani e Marco Ciaponi, voci fresche, brillanti e ben squillanti. Così come la dama di Federica Gatta. Tra gli altri personaggi secondari da segnalare il piacentino Juliusz Loranzi, ancora molto giovane ma assai promettente.

Molto bene l’orchestra da cui il maestro Francesco Ivan Ciampi, un sicuro talento da risentire, ha saputo estrarre forza espressiva e coloriture delicate. Infine il coro piacentino del Municipale del maestro Corrado Casati è stato un autentico protagonista di un’opera che al coro affida una parte molto importante ed impegnativa. Ebbene il coro “fatto in casa” è stato davvero superlativo.

Applausi tantissimi e per tutti per uno spettacolo che si ripeterà domenica ore 15,30 con l’Anna Pirozzi che sostituirà, come da programma, Susanna Branchini nel ruolo di Lady MacBeth . Anche per questa rappresentazione c’ è già il tutto esaurito.

Interviste

Al termine dello spettacolo c’è aria di grande soddisfazione. Tutti sono concordi nel riconoscere che si è trattato di un grande spettacolo. “Con questa edizione – commenta Sergio Bonacore, presidente degli “Amici della Lirica” , si è riscattato l’ultimo modestissimo MacBeth di 5 anni fa. Questa edizione è degna dei grandi teatri. Un autentico spettacolo.”

Sulla stessa linea l’altro presidente dell’associazione filolirica “La Tampa Lirica” , dr. Carlo Loranzi: ”Credo che tutto l’insieme sia di alta qualità, dalla regia al nostro bravissimo coro, dai cantanti alle scenografie. Poi c’è Nucci, un autentico fuoriclasse del canto capace di finire alla grande in un’opera così impegnativa per il baritono. Ho apprezzato anche la fedeltà al libretto ed alla partitura verdiana e la sua integrale rappresentazione sia nella musica che nella regia davvero di classe e di valore artistico. Uno spettacolo degno di un grande teatro”.

Ed il mattatore Leo Nucci? Come sempre disponibile ad accontentare i suoi innumerevoli fan, in particolare quelli di origine asiatici a cui concede decine e decine di scatti e di dediche:

”Soddisfatto? Dovere dirlo voi. Io ho cercato di dare il meglio, come sempre. Ho studiato questo affascinante personaggio ed ho cercato di renderlo fedele alla partitura verdiana cantando anche quell’ultima piccola romanza che normalmente si salta. Ho rispettato anche le cadenze senza concessioni arbitrarie di effetto spettacolare. Qual è il mio segreto? Beh, se fosse un segreto non potrei dirlo. Tra 20 giorni ne faccio 74 (di anni), ma quello che mi anima è il grande amore verso Verdi ed i suoi personaggi. Credo che sia stato un bel spettacolo a cui hanno notevolmente contribuito il coro e l’orchestra entrambi davvero molto bravi.”

Raggiante pure la brava e bella Susanna Branchini che ci accoglie con un vistoso mazzo di fiore ed un sorriso a tutta bocca :”Contenta? Si. Molto. Tornare in questo teatro fa sempre molto piacere. Il personaggio di Lady Mac Beth è veramente difficile perché molto complesso e vocalmente impegnativo. Gli applausi del pubblico sono stati un bel conforto. Sì, tornerò a Piacenza; il prossimo anno dovrei dare “Il Ballo in maschera”.

Infine Marco Ciaponi, già conosciuto a Piacenza per aver vinto, un anno fa, il concorso canoro dedicato a Flaviano Labò: “Venire a Piacenza per me è sempre una gioia. Qui ho tanti amici e trovo un bellissimo teatro. Cantare un’opera con Leo Nucci è sempre una gioia immensa ed una preziosa esperienza. Mi sono trovato davvero bene in questa compagnia di canto dove tutti hanno dato il meglio. Ed i risultati si sono visti”.

Concludiamo ancora con la direttrice artistica, la d.essa Cristina Ferrari a cui va riconosciuto gran parte di merita per la messa in scena di questi spettacoli di così alto livello. Puntare sui giovani ancora una volta ha ripagato con moneta importante: “Sì, questa scelta ha premiato – ci dice la Ferrari – questo significa fare dell’autentico teatro. Non voglio citare nessuno in particolare perché ha vinto il gruppo, tutta la compagnia dove tutti hanno svolto per il meglio il loro compito. Sì, forse è davvero una stagione da definire storica per i successi ottenuti. Adesso manca soltanto la Madame Butterfly che, data la qualità degli interpreti, dovrebbe chiudere degnamente la stagione”.

Luigi Carini

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all’indirizzo mail biglietteria@teatripiacenza.it.

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