Legge regionale sugli investimenti, Piacenza Expo incontra gli operatori economici

Il Comune di Piacenza, insieme a Piacenza Expo e agli stakeholders che concorrono al progetto di Marketing territoriale Piacenza The Place, dedicato all'attrazione di investimenti e al miglioramento del posizionamento competitivo del territorio, intendono realizzare a breve un incontro con gli operatori economici. 

La Legge regionale 14/2014 “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna” (pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 216 del 18 luglio 2014), che intende promuovere l’attrattività e la competitività del sistema economico dell’Emilia-Romagna, rappresenta uno strumento operativo di supporto alle imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività nella nostra regione, realizzando investimenti con un forte impatto occupazionale e un valore aggiunto regionale in termini di innovazione.

Il Comune di Piacenza, insieme a Piacenza Expo e agli stakeholders che concorrono al progetto di Marketing territoriale Piacenza The Place, dedicato all’attrazione di investimenti e al miglioramento del posizionamento competitivo del territorio, intendono realizzare a breve un incontro con gli operatori economici volto a: condividere i contenuti della Legge Attrattività; confermare il proprio commitment a sostegno dei nuovi investimenti; presentare i primi risultati di un’indagine sulle imprese estere presenti nel piacentino volta a conoscere le “buone ragioni” del loro investimento (diretto o di partecipazione), le motivazioni della loro permanenza, le opportunità di futuri ampliamenti, i rapporti con clienti e fornitori locali, con il sistema di ricerca e formazione, con le istituzioni, le criticità rilevate o la presenza di fattori di rischio delocalizzazione.

La legge regionale, la cui operatività è prevista fino al 2018, ha l’obiettivo di supportare gli investimenti sia attraverso l’erogazione di incentivi, sia facilitando il rapporto con le istituzioni, gli enti locali e gli altri soggetti interessati che operano sul territorio.

Un’attenzione importante viene posta infatti sul contenimento dei tempi per le procedure, che devono essere rapide ed efficaci, nonché per la realizzazione dell’investimento e di eventuali infrastrutture o servizi collegati, anche attraverso il coordinamento con la Regione.

L’impatto occupazionale è il criterio guida principale per accedere agli incentivi sulla base di progetti di ricerca e innovazione. La rilevanza strategica dei programmi di investimento verrà definita prima di tutto in base alla quantità e qualità dei posti di lavoro creati.

Si parte da programmi di sviluppo industriale o di servizi, basati su ricerca ed innovazione, che prevedano almeno 150 addetti aggiuntivi, ma se un investimento è ad alto valore strategico la soglia minima occupazionale parte da 50 addetti aggiuntivi (con una quota di laureati pari almeno al 40%), mentre per la creazione di centri di Ricerca & Sviluppo l’investimento dovrà prevedere una soglia minima di 20 addetti aggiuntivi in possesso di laurea magistrale idonea.

Oltre alle soglie minime, verranno valutati, con apposito punteggio, anche gli effetti occupazionali indiretti dell’investimento, che entreranno a far parte della graduatoria di valutazione.

Lo strumento regionale prevede inoltre il sostegno a programmi di riconversione produttiva di imprese in situazione di crisi, in modo da salvaguardare i lavoratori ed evitare delocalizzazioni. In questo caso l’impresa deve avere almeno 100 addetti e il processo di riconversione, oltre a essere validato da un accordo sindacale sul piano occupazionale, deve prevedere il 10% di nuovi addetti aggiuntivi e almeno 5 addetti dedicati ad attività di Ricerca e Innovazione.
 
Il primo bando per la presentazione di candidature scade il 15 maggio p.v.

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