Gli allevatori di Piacenza alla Giornata nazionale del latte italiano

Con gli allevatori ci sarà il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale che accoglieranno il premier Matteo Renzi insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dell’Ambiente Gian Luca Galletti

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In occasione del World Milk Day promosso dalla Fao in tutto il mondo “per ricordare le virtù di un alimento prezioso sul piano nutrizionale, economico e sociale”, anche numerosi  allevatori di Piacenza lasciano le stalle e la campagna “per difendere insieme ad altre migliaia di colleghi il lavoro, gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni per la Giornata nazionale del latte italiano”, martedì 31 maggio 2016, dalle 8,30 alla Fiera Milano Congressi – MICO – con accesso per i giornalisti al Gate 17 piazzale Carlo Magno, in Lombardia dove si produce il 40% del latte italiano.
 
“L’obiettivo – viene sottolineato – è quello di valorizzare i primati del Made in Italy e fermare con strumenti concreti la strage delle stalle italiane che mette a rischio un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto decine di migliaia di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado in aree difficili, spesso da intere generazioni”.
 
Con gli allevatori ci sarà il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale che accoglieranno il premier Matteo Renzi insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

Ci sarà anche la pronipote della mucca “Onestina”, simbolo della battaglia per il Made in Italy degli allevatori che chiedono di continuare a mungere con un prezzo giusto ed onesto.
 
Nell’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti “Il latte italiano, un primato da difendere” con l’annuncio di importanti novità in arrivo ed esposizioni ad hoc dove saranno mostrate tutte le qualità del Made in Italy, dal casaro allo scaffale, ma anche smascherati gli inganni che fanno concorrenza sleale alle produzioni nazionali, dalle imitazioni dei formaggi italiani nel mondo ai trucchi che abbassano la qualità utilizzati nei prodotti low cost che arrivano dall’estero.

 

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