Tennistavolo, il pareggio non basta al Corte: scudetto a Castel Goffredo

Dopo il 4-0 dell'andata in trasferta è dunque tricolore per le castellane, che tornano a vincere dopo sei anni e doppiano il successo ottenuto dalla squadra maschile, che mancava anch'esso dal 2010

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Il quattordicesimo scudetto del Castel Goffredo è arrivato nel modo più sportivamente sofferto che ci si potesse immaginare. Al termine di quattro ore e mezza di lotta, l’A.G. Turini ha pareggiato per 3-3 contro le campionesse in carica della Teco Corte Auto Cortemaggiore, mandando in visibilio il PalaTennisTavolo “Elia Mazzi”.

Dopo il 4-0 dell’andata in trasferta è dunque tricolore per le castellane, che tornano a vincere dopo sei anni e doppiano il successo ottenuto dalla squadra maschile, che mancava anch’esso dal 2010.

Il confronto è stato un raro concentrato di emozioni, con continui colpi di scena. Laura Negrisoli ha superato Tian Jing, Giorgia Piccolin, a differenza di quanto accaduto all’andata, ha impegnato Shim Se Rom, che si è imposta per 3-1, riportando le sorti in parità.

Wang Yu si è presa la rivincita nei confronti di Le Thi Hong Loan rispetto alla sfida di Cortemaggiore e ha prevalso per 3-0; Shim Se Rom ha prevalso per 3-1 su Negrisoli.

Nel quinto singolare Tian Jing ha avuto sulla sua racchetta il punto scudetto, quando si è trovata sul 2-0 e con un match-point nel terzo set. Wang Yu ne è uscita alla grande e ha recuperato, imponendosi al quinto.

Ci ha però pensato la Loan, la più giovane del gruppo, con il 3-2 in rimonta da 0-1 e 1-2 su Piccolin, a consegnare il titolo all’A.G. Turini, prima di correre ad abbracciare le compagne e coach Alfonso Laghezza.

Il Cortemaggiore ha sfiorato la “bella”, dimostrando di valere le avversarie. “Sapevo – afferma l’allenatore Michael Oyebode – che le ragazze sarebbero state capaci di una prestazione del genere. È un vero peccato non aver completato l’opera. Non so se ci sia stata una finale scudetto così combattuta. Personalmente non avevo mai vissuto una serata così. Laura è stata veramente eccezionale e mi dispiace che smetta di giocare a tennistavolo”.

“Mi ha anche aiutato molto in panchina e le sono riconoscente per quello che ha fatto. Wang ha dato il massimo. Le avevo chiesto di tirare fuori il carattere e ha rimontato Tian Jing da 0-2, rimandando l’esito all’ultima partita. Giorgia ha fatto la sua parte e sfido chiunque a disputare questo tipo di gare. Ha solo 20 anni e andare in campo in questa palestra, con tanta tensione addosso, sarebbe stato difficile per chiunque”.

“Non le devo rimproverare nulla e anzi dico brava alla Loan, che è rimasta lucida fino alla fine. Purtroppo il nostro è uno sport, a mio modo di vedere, assolutamente crudele. Questa sera ci ha tolto tanto, ma le mie congratulazioni vanno al Castel Goffredo, perché quando si vince vuol dire che si è meritato di vincere. Ringrazio Wang, Giorgia, Laura e Giulia Cavalli, la società, il presidente e tutti coloro che ci hanno seguito qui oggi per sostenerci”.

“Abbiamo sfiorato l’impresa e questo è solo un arrivederci. La sfida con Castel Goffredo non morirà mai e l’anno prossimo saremo pronti a rinnovarla”.

 

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