20 anni di “Luna Stellata”, incontro con Barbara Stefanelli (Corriere) foto

Invitata dall’associazione “La Ricerca” proprio perché giornalista particolarmente impegnata in particolar modo sui temi che riguardano le donne e la maternità - nel 2014 ha lanciato a Milano “Il Tempo delle Donne”

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Venerdì 17 giugno Barbara Stefanelli alla Fondazione per i 20 anni di “Luna Stellata” – Cento mamme, cento storie difficili – Incontro con la donna ai vertici del Corriere
 
Metti un venerdì mattina a parlare di storie e sentimenti di donne-madri, storie difficili, battaglie di donne per rinascere e riprendersi in mano la propria vita crescendo i propri figli, storie di mamme e bambini con al centro le problematiche (e le gioie) di essere genitore. Metti che il confronto sulla questione educativa allargata dai vissuti di sofferenza alle più svariate situazioni della quotidianità avvenga con una giornalista all’apice della carriera, come Barbara Stefanelli, la prima donna a raggiungere i vertici del Corriere della Sera – dal 2009 è vicedirettore e da un anno anche condirettore del quotidiano – l’incontro si prospetta ricco di stimoli: l’ideatrice del seguitissimo blog femminile “la27ORA”,  sarà a Piacenza venerdì (17 giugno) come testimonial d’eccezione per il ventennale della comunità per mamme e bambini “Luna Stellata”.

Invitata dall’associazione “La Ricerca” proprio perché giornalista particolarmente impegnata in particolar modo sui temi che riguardano le donne e la maternità – nel 2014 ha lanciato a Milano “Il Tempo delle Donne”, un palinsesto cittadino di incontri/spettacoli/laboratori  sulle donne (e gli uomini) del nostro tempo: dal lavoro alla sessualità, dalla cucina alla musica, dalla maternità alla paternità – Stefanelli parteciperà al convegno “Storie di mamme (e bambini) –  Dal dolore alla rinascita, percorsi di donne, testimonianza per tutti.

Crescere i figli è anche un’esperienza carica di interrogativi e responsabilità”  che si svolgerà a fine mattinata – dalle 10,30 alle 13 – nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia 13). Il convegno, che ha il patrocinio della Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche) sarà aperto dai saluti del sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e del presidente della Fondazione Massimo Toscani con l’introduzione di Gian Luigi Rubini, presidente della storica associazione “la Ricerca onlus”, che fu tra le prime in Italia nel 1996 ad avviare una comunità terapeutica specialistica di convivenza mamme e bambini per consentire alle donne-madri tossicodipendenti di accedere ad un percorso di recupero dalla droga senza per questo dover essere separate dai figli (come invece avveniva di norma).

L’intervento di Barbara Stefanelli sarà preceduto dalla proiezione di un video con testimonianze di donne-madri di “Luna Stellata”. Sarà illustrato anche un quadro dei Servizi territoriali focalizzato sulla realtà di giovani madri in difficoltà (a cura del dottor Flavio Bonfà, direttore del Sert Levante/Ponente, Azienda Usl di Piacenza)  con la presentazione di esperienze della comunità “Luna Stellata” a cura della responsabile Loretta Volta (“La madre che vorrei essere. Storie di vita quotidiana in comunità”) e della psichiatra Veronica Ferrari consulente dell’associazione “la Ricerca”. Seguirà un buffet offerto e preparato da volontarie e volontari dell’associazione “PaCe” (Persona al Centro) che affianca iniziative e progetti della “Ricerca”. Coordina l’incontro Tiziana Pisati.

Casa “Luna Stellata” è in grado di accogliere 12 mamme con i loro figli: in vent’anni ha ospitato 110 mamme e 114 bambini, in prevalenza provenienti da altre regioni (solo il 12 per cento da Piacenza, e ben il 66 per cento da fuori regione, in prevalenza dalla Lombardia).  Ad ogni madre offre un percorso  individualizzato con sostegno oltre che nella crescita personale e relazionale, anche per tutto quanto concerne le competenze genitoriali e le risorse familiari. Ad ogni bambino, seguito nello sviluppo fisiologico e cognitivo, fornisce sostegno alle competenze relazionali con i pari, inserimento individualizzato nelle strutture scolastiche, attività ricreative ed educative del territorio, incontri protetti con i familiari di riferimento. 

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