Cadavere trovato a Tuna, indagano anche i Ris di Parma foto

L'esame autoptico eseguito ieri dal medico legale non ha fornito molte risposte e il mistero dell'identità del corpo potrebbe essere svelato da un tatuaggio. iL cadavere presenta diverse fratture costali. Ancora da chiarire le cause del decesso

AGGIORNAMENTO ore 18 e 30 – I carabinieri dei Ris di Parma stanno collaborando con i colleghi di Piacenza per risolvere il mistero del cadavere ritrovato sul greto del Trebbia sotto il ponte di Tuna, tra Gossolengo e Gazzola. Il riconoscimento della salma, infatti, risulta essere molto laboriosa, viste le condizioni in cui è stato rinvenuto il corpo. L’avanzato stato di decomposizione non facilita il rilevamento delle impronte digitali, che dovranno essere recuperate attraverso tecnologie sofisticate. 

Altro aspetto che resta ancora da chiarire figura la data del decesso, tema utile alle indagini dei carabinieri che, in queste ore, stanno ascoltando i residenti della zona per sapere se siano stati notati movimenti sospetti sul ponte. L’avere quindi riferimenti temporali certi sul decesso è quindi fondamentale nel mettere ordine tra le informazioni gà raccolte dai carabinieri. Si confida, tuttavia, di avere esiti certi anche sulle cause del decesso a partire dai primi giorni della prossima settimana. 

I primi esami eseguiti sul corpo non hanno infatti fornito elementi utili: i traumi presenti sono compatibili sia con la caduta dal ponte sia con una violenta aggressione. 

Dai controlli dei carabinieri nel database delle persone scomparse, infine, è emerso più di un aspetto al momento al vaglio degli inquirenti. 

————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————

Saranno svolti nuovi esami sul cadavere ritrovato nel pomeriggio del 31 agosto a Tuna di Gazzola (Piacenza)Ancora da svelare l’identità della vittima, che potrebbe essere identificata grazie ad un tatuaggio individuato sul corpo. 

L’esame autoptico eseguito ieri dal medico legale non ha fornito certezze; la salma presentava diverse fratture delle costole, che potrebbero essere compatibili sia con la caduta (la vittima è stata lanciata sul greto del fiume Trebbia da un’altezza di 11 metri), sia con un’azione violenta, avvenuta precedentemente. Dinamiche che non è semplice ricostruire, anche a causa dell’avanzato stato di decomposizione della salma, così come non è ancora escluso che l’uomo potesse essere ancora vivo quando è stato gettato dal ponte. 

Gli inquirenti mantengono il riserbo e stanno cercando di trovare nuovi elementi. Che potranno arrivare da ulteriori esami a cui la salma verrà sottoposta in queste ore. Date le condizioni del cadavere, si è presentato difficile anche il rilevamento delle impronte digitali, mentre sono in attesa di entrare in possesso dei risultati del dna, che poi potrà essere confrontato con il profilo di persone scomparse. 

Con certezza si può dire che il cadavere rinvenuto sul greto del fiume è di un uomo di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con un’altezza di circa 1 metro e 70.  

Si può ragionevolmente ipotizzare che il lancio del sacco, dove era rinchiuso con mani e piedi legati, sia avvenuto di notte, da un mezzo che ha sostato il meno possibile sul ponte del Trebbia. Forse potrebbe trattarsi di un piccolo camion dotato di cassone e forse potrebbero essere coinvolte più persone, visto che difficilmente una sola persona sarebbe riuscita nella difficoltosa operazione.  

Si fa avanti inoltre l’ipotesi che il sacco si trovasse sul greto del Trebbia (in questi giorni ancora assai caldi, scorre poca acqua nel fiume) in una porzione asciutta del terreno, da 3 o 4 giorni e non sia stato notato fino a martedì scorso. 

Non sono state ancora accertate la data e l’ora della morte, ma si pensa che il lasso di tempo dal ritrovamento sia da ridurre a tre, massimo quattro giorni.

All’interno del sacco non sono stati trovati nè documenti, nè altri effetti personali, nè altri elementi utili alle indagini. Si sta inoltre cercando di capire se sul corpo vi siano traumi o altri segni non riconducibili all’impatto con il terreno e quindi precedenti. 

Gli inquirenti naturalmente hanno avviato una ricerca ad ampio raggio tra le persone scomparse nelle ultime settimane. 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.