“Punire non serve a nulla”, presentazione per il nuovo libro di Novara

È un titolo che non lascia dubbi quello dell’ultimo libro di Novara, che verrà presentato in anteprima nazionale a Piacenza il 29 settembre (appuntamento alle 17.30 in Piazza San Sepolcro)

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È un titolo che non lascia dubbi quello dell’ultimo libro di Novara, che verrà presentato in anteprima nazionale a Piacenza il 29 settembre (appuntamento alle 17.30 in Piazza San Sepolcro).

Prima o poi come genitori ci accorgiamo tutti che le punizioni funzionano poco: quando i nostri figli non ci ascoltano, quando sembrano fare apposta il contrario di quello che diciamo, sgridarli, urlare e metterli in castigo non è una soluzione che dà buoni risultati.

Ma Daniele Novara, pedagogista e direttore del Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, va oltre. In “Punire non serve a nulla” offre la lampante dimostrazione di quanto sia inutile, se non addirittura pericoloso, pensare di educare con le punizioni.

Daniele Novara è anche autore del bestseller “Urlare non serve a nulla” pubblicato da Bur Rizzoli nel 2014, giunto all’ottava edizione con 40.000 stampate, e rimasto nelle classifiche di vendita per diversi mesi.

IL LIBRO – L’esperienza, le ricerche, gli interventi e le interviste a mamme, papà e figli portano a un’analisi delle abitudini educative di ieri e di oggi, mettendo anche in risalto quanto le punizioni generino sensi di colpa e frustrazione perfino negli stessi adulti.

È possibile farne a meno? La risposta è sì: è possibile crescere i propri figli affidandosi a un metodo educativo nuovo e si può fare a meno di attacchi e sgridate, di quel “…quando ci vuole ci vuole!” che le accompagna e di cui poi tante volte ci si pente. E soprattutto si possono relegare punizioni mortificanti, fisiche e dolorose all’archeologia della storia pedagogica.

Passo dopo passo, nel libro viene invece raccontato come voltare pagina e pensare a una buona educazione che attraverso poche, chiare e ben definite mosse giuste porta vantaggi significativi ad ogni elemento della famiglia, a breve e a lungo termine e durante i vari periodi di sviluppo.

Qualche esempio? Risulta fondamentale non confondere le punizioni con le regole. La conoscenza delle fasi evolutive della crescita dei figli permette di individuare le tecniche adatte ad ogni situazione, per essere capaci nel contenimento e nel rispetto verso di loro.

Per capirci, basta pensare al mondo dell’adolescenza, che non ha più nulla a che fare con quello dell’infanzia e in cui tutto deve cambiare, anche l’atteggiamento dei genitori. E Novara dà indicazioni precise su come si può fare.

L’obiettivo chiave, verso il quale è importante prendere bene la mira, è che i figli vanno valorizzati in autonomia e responsabilità e mai colpevolizzati nei loro difetti e mancanze, cioè nella loro naturale e inevitabile immaturità.

Certo, il discorso è articolato e va declinato a seconda dei diversi contesti. Non è una passeggiata far crescere bene i figli, si sa. Ma uno slancio di coraggio educativo serve davvero tanto e funziona perché con una buona organizzazione, senza punizioni, si riesce a farsi ascoltare e a costruire un rapporto più forte e profondo di quanto possiamo anche solo immaginare.
 
Appuntamento, giovedì 29 settembre alle 17,30 presso Piazza San Sepolcro a Piacenza. Intervengono: Paolo Dosi, Sindaco di Piacenza, Danilo Anelli, Presidente della Associazione “Famiglia Piasinteina”, Marzio Quaglino, giornalista Rai, Daniele Novara, pedagogista, direttore CPP e autore, Olga Chiaia, psicoterapeuta e scrittrice, e Paolo Ragusa, consulente e responsabile della formazione CPP.
 
Modera l’incontro Patrizia Soffientini, giornalista del quotidiano Libertà. La conclusione è prevista per le 18.30 circa. In caso di pioggia l’evento si svolgerà nel salone adiacente alla Piazza di San Sepolcro. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza e l’Associazione “Famiglia Piasinteina”.

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